Una buona notizia, finalmente. Possiamo abbattere con costi ridotti del 25% l’anidride carbonica di origine antropica che si accumulata in atmosfera negli ultimi due secoli e contribuire a raggiungere l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura in atmosfera entro gli 1,5 °C, come suggerisce l’IPCC, il panel delle Nazioni Unite che studia i cambiamenti climatici.
Questa prospettiva è l’oggetto di un articolo di Pietro Greco su Micron, che cita uno studio pubblicato sulla rivista Science a inizio luglio.
L’IPCC ritiene che per raggiungere l’obiettivo massimo di contenere l’aumento della temperatura media del pianeta entro gli 1,5 °C occorre piantare alberi per un miliardo di ettari in aggiunta a quelli già esistenti. Il panel delle Nazioni Unite non ha specificato come raggiungere l’obiettivo e neppure se è possibile raggiungerlo.
I ricercatori che hanno pubblicato lo studio su Science hanno infatti realizzato una mappa globale delle foreste: di quelle esistenti e di quelle potenziali. Giungendo a queste conclusioni: nelle attuali condizioni climatiche, la Terra potrebbe ospitare foreste per un totale di 4,4 miliardi di ettari. Oggi ne ospita 2,8 miliardi. Quindi il potenziale di ulteriore riforestazione è di 1,6 miliardi di ettari: il 60% in più di quanto richiede l’IPCC. 0,7 miliardi di ettari insistono su aree urbane o intensamente coltivate.
Le aree libere ammontano a 0,9 miliardi di ettari: praticamente quanto richiesto dall’IPCC. La metà di questo potenziale si trova in soli sei paesi. Nell’ordine: Russia, Stati Uniti, Canada, Australia, Brasile e Cina. Sono tutti grandi paesi che hanno la possibilità di dimostrare il loro senso di responsabilità.
Sono interessata al programma di Riforestazione. Vorrei sapere cortesemente se ci sono delle linee guida per farlo. Vorrei avere come punto di riferimento l’associazione “Riforestiamo il pianeta” per indire iniziative di piantumazione di alberi nel mio comune. Grazie