Per la prima volta è stato avviato il monitoraggio su scala nazionale del polline di Broussonetia papyrifera. La rete di monitoraggio pollinico POLLnet ha promosso a partire da quest’anno la raccolta dei dati di concentrazione di questo tipo di polline, preliminarmente formando il personale addetto attraverso una serie di corsi specifici, e in secondo luogo fornendo materiali propedeutici al riconoscimento al microscopio e realizzando un ring test finalizzato a verificare e migliorare il grado di addestramento tra i vari soggetti partecipanti.
Attualmente, in Italia, la presenza e la diffusione della pianta sono solo parzialmente conosciute, e le informazioni sul polline sono ancora ad oggi molto frammentate. Proprio da questo è sorta la necessità di promuovere un monitoraggio che potesse fornire informazioni dettagliate e integrate per l’intero territorio nazionale.
L’attività di monitoraggio ha fornito risultati interessanti fin dal principio: i dati della settimana compresa tra il 15 e il 21 aprile, caratterizzata dalla piena fioritura della pianta e da condizioni di bel tempo in tutta la penisola, sono stati elaborati con il metodo di spazializzazione cartografica del Kriging, ottenendo così una mappa di presenza e abbondanza del polline. L’osservazione della mappa mostra che le zone con maggior presenza di Broussonetia p. sono l’area centrale del Veneto, con i Colli Euganei, e il Carso triestino. Altre realtà interessate sono la provincia di Terni e quella di Novara.
Broussonetia papyrifera è una pianta di origine asiatica, introdotta in Europa fin dalla metà del XVII secolo per la produzione di carta e a scopo ornamentale, diventata presto in alcune aree infestante a causa di una diffusione pressoché incontrollata. I fiori maschili producono molto polline anemogamo (trasportato e diffuso dal vento) di piccole dimensioni, abbondante in aria da aprile a maggio. La sua allergenicità è conosciuta e studiata in diversi stati asiatici e medio orientali, dove è stata rilevata anche una sinergia tra allergene e inquinanti atmosferici.
Il polline di Broussonetia p. è per dimensioni e forma molto simile a quello della famiglia delle Urticaceae (ortica e parietaria), ma con delle caratteristiche che lo rendono distinguibile ad una attenta ed esperta osservazione.
Come per altre piante infestanti, il monitoraggio di questo polline nei prossimi anni potrà fornire informazioni sull’evoluzione spaziale della pianta ed essere di supporto agli allergologi per individuare le aree ed i periodi più a rischio.
I dati sono stati forniti dalle Agenzie per l’Ambiente di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Alto Adige, Emilia Romagna, Piemonte, Marche, Abruzzo, Sardegna e Umbria, e dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (Trento). L’elaborazione è stata realizzata da Arpa FVG.