Nelle prime settimane del 2020 la qualità dell’aria è stata sotto i riflettori dei media. La causa dell’attenzione collettiva sono state le elevate concentrazioni di inquinanti, soprattutto particolato (PM10 e PM2,5) registrate in alcune grandi città (Milano, Torino, Roma), ma anche nell’area vasta della pianura Padana.
Non sempre gli interventi sui media nazionali e locali hanno restituito la complessità della questione, spesso additando a un’unica causa del problema: il traffico, la biomassa, il meteo. La realtà è che la qualità dell’aria, in quanto problema complesso, ha una pluralità di cause e non è possibile, né corretto, individuarne una sola.
Va da sé che anche la soluzione al problema dovrà rispecchiare questa pluralità e complessità.
Sul sito web dedicato al progetto Life Prepair, che punta a implementare le misure previste dai piani regionali sulla qualità dell’aria e dall’Accordo di bacino padano su scala maggiore e a rafforzarne la sostenibilità e la durabilità dei risultati, è pubblicato un approfondimento su questo tema allo scopo di identificare delle soluzioni efficaci e agire in maniera integrata… La notizia di approfondimento sul sito Life Prepair
Il progetto Prepair
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