L’introduzione di nuove specie ornamentali nell’ambiente urbano, specialmente se si tratta di piante anemofile, si rispecchia nello spettro pollinico dell’aria. A Bolzano cittá sono stati rilevati singoli pollini di Parrotia, una specie ornamentale ancora poco conosciuta. Per Appa Bolzano il monitoraggio aerobiologico non è solo uno strumento utile per gestire i servizi d’informazione pollinica, ma fornisce anche informazioni sull’ambiente.
Il verde pubblico influisce sullo spettro pollinico nell’aria delle nostre città. Alberi ed arbusti anemofili spontanei rappresentano la fonte più importante di polline allergenico dal tardo inverno fino alla primavera inoltrata. Oltre a quelli molto conosciuti, come ontano, nocciolo, betulla e carpino nero, in città si possono osservare anche altri alberi ornamentali che rilasciano polline più o meno allergenico: il carpino bianco, l’acero americano, l’ippocastano, il platano, l’olivo, la quercia rossa americana ed altri. “Recentemente, in alcuni campioni del monitoraggio aerobiologico a Bolzano”, spiega Edith Bucher, responsabile del servizio d’informazione pollinico dell’Appa Bolzano, sono stati rilevati per la prima volta pollini di Parrotia. Anche se in letteratura non si trovano indicazioni sull’allergenicitá del polline le concentrazioni in prossimitá di alberi in fiore potrebbero raggiungere valori elevati.
Descrizione della pianta di Parrotia
La Parrotia persica è originaria della zona del Nord-Iran e Sud-Azerbaigian. Grazie anche alla sua capacità di resistere sia alle basse che alle alte temperature così come all’aridità, questa pianta viene coltivata anche nelle nostre latitudini.
I fiori crescono a mazzetti, grandi circa 2 cm, e compaiono nel tardo inverno sui rami nudi. Di certo non passano inosservati per il colore rosso intenso degli stami. La Parrotia è tra le prime piante ad annunciare l’arrivo della primavera! Ai fiori seguono i piccoli frutti, capsule allungate di colore marrone-rossiccio. Il tronco grigio chiaro presenta macchie e piastre di corteccia particolarmente decorative che si sfaldano staccandosi lentamente, soprattutto negli alberi più vecchi. Di grande effetto è il cambiamento del colore delle foglie che assumono tonalità di rosso, giallo e purpureo in autunno.
Ritrovamento del polline di Parrotia in campioni ambientali
In Alto Adige il polline di Parrotia è stato osservato per la prima volta nel 2018 durante l’analisi di pallottole di polline raccolte dalle api, anche se da recenti approfondimenti è emerso che il polline era già presente nel sedimento di un miele prodotto nel 2016 in centro a Bolzano. In autunno 2018 sono stati piantati anche alcuni esemplare davanti alla sede dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima a Bolzano, proprio dov’è posizionato il campionatore pollinico di riferimento per la città capoluogo. “A fine febbraio di quest’anno il polline di Parrotia è stato rilevato per la prima volta nei campioni aerobiologici di Bolzano ma in concentrazioni molto basse”, spiega Edith Bucher, “probabilmente a causa del fatto che gran parte del polline polveroso di colore giallo chiaro, essendo di dimensioni abbastanza grandi, si deposita velocemente sul terreno e solo pochi granuli pollinici raggiungono il campionatore sul tetto dell’Agenzia a circa 24 metri dal suolo.”
Un esemplare di Parrotia persica piantata davanti alla sede di Appa Bolzano in centro città a Bolzano; sul tetto dell’edificio è situato il campionatore della stazione di Bolzano (Foto: Appa Bolzano, Edith Bucher) Dettaglio dell’esemplare di Parrotia persica piantata davanti alla sede di Appa Bolzano in centro città a Bolzano (Foto: Appa Bolzano, Edith Bucher)
Il monitoraggio aerobiologico non solo è uno strumento utile per gestire i servizi di informazione pollinica, ma fornisce anche informazioni sull’ambiente.
Informazioni sul volo pollinico sono consultabili sul sito web www.pollnet.it, la rete di rilevazione nazionale delle Agenzie ambientali di cui fa parte anche Appa Bolzano.