Le misure messe in atto per fronteggiare l’emergenza COVID-19 hanno prodotto – già a partire dalla fine di febbraio 2020 – una evidente riduzione delle concentrazioni degli inquinanti legati direttamente al traffico, ovvero ossidi di azoto (NOx) e benzene, soprattutto negli agglomerati urbani. Una valutazione più completa potrà essere condotta alla fine di questo periodo di emergenza sanitaria su tutti gli inquinanti rilevati dalla rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, in relazione anche alle specifiche condizioni meteorologiche del periodo e tenendo conto di un arco temporale più esteso.
Ossidi di azoto
Le stazioni di fondo urbano degli agglomerati di Palermo e Catania registrano una riduzione superiore al 60% nella concentrazione oraria rilevata. Nelle stazioni di fondo urbano delle aree industriali si rileva una riduzione minore rispetto a quella degli agglomerati urbani.
Benzene
Le stazioni di fondo urbano negli agglomerati di Palermo e nella zona Altro rivelano le stesse percentuali di riduzione registrate per le concentrazioni di ossidi di azoto. Le riduzioni percentuali ricavate per le stazioni delle Aree Industriali risultano mediamente in linea con le riduzioni della percentuale di NOx, pur rivelando alcune differenze nell’andamento medio orario. In particolare la stazione Augusta – Marcellino, che risente in modo significativo degli impianti presenti nell’AERCA di Siracusa, rileva dei picchi di benzene anche nel periodo in cui sono state adottate le misure più restrittive.
Particolato
Secondo l’inventario delle emissioni, la sua presenza in aria dipende solo per il 10% dal traffico stradale, come media regionale. Le percentuali di riduzione calcolate di PM10 e PM2.5 nell’agglomerato di Catania e nella stazione Priolo dell’area industriale, sono comprese tra il 10% e il 20%. Le altre due stazioni delle Aree Industriali SR-Verga, all’interno del tessuto urbano di Siracusa, e Porto Empedocle, fuori dal tessuto urbano, hanno un comportamento analogo con una riduzione superiore al 20% per il PM10. Il particolato, che è un inquinante anche con origine secondaria, dipende oltre che dalla quantità di emissioni e dalle condizioni meteorologiche, anche dai fenomeni chimico-fisici che avvengono in atmosfera e che determinano i meccanismi di formazione, trasformazione e persistenza delle sostanze presenti in aria.
Ozono
L’ozono sembra risentire debolmente delle misure di contenimento per il COVID-19.
La relazione completa è disponibile sul sito di Arpa Sicilia.
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