Le agenzie ambientali regionali di Calabria, Lombardia e Valle d’Aosta e l’Ispra sono entrate a far parte della Rete dei Centri di Competenza della Protezione Civile che effettuano attività di ricerca applicata e servizi di protezione civile e ambientale con i droni.
La Rete è nata ufficialmente lo scorso 24 settembre e conta altre cinque strutture: il Centro per la protezione civile dell’Università degli Studi di Firenze, il Consiglio nazionale delle ricerche, la Fondazione CIMA, la Fondazione EUCENTRE e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
L’obiettivo è quello di raccogliere e mettere a sistema i servizi tecnici offerti nell’ambito del Servizio nazionale di Protezione civile dai Centri che hanno unità droni interne, in modo tale da standardizzarne la definizione e favorirne l’inquadramento all’interno del sistema di intervento.
Il coordinamento si prefigge anche il compito di suggerire indicazioni operative adeguate alle operazioni e agli interventi tecnici in emergenza, che possano essere utilizzati per la definizione del quadro normativo in materia.
Nel complesso, le risorse della Rete, in termini di attività, staff e mezzi, rappresentano un potenziale che solo a livello strumentale conta più di 100 velivoli e 100 piloti, in gran parte abilitati alle operazioni specializzate critiche.