Diffondere la consapevolezza e l’importanza dei compiti istituzionali in ambito di sostenibilità, dare impulso a nuove idee, progetti e iniziative aderenti alla realtà specifica agenziale e dei suoi dipendenti.
Sono questi gli obiettivi assegnati alla futura Rete di referenti per lo Sviluppo Sostenibile, che Arpa Lombardia ha deciso di avviare nei prossimi mesi.
Un nucleo di colleghi, individuati nelle varie sedi provinciali, che avrà il compito di fare sintesi sulle sensibilità e i comportamenti individuali e sulle competenze professionali, in modo da promuovere e dare concretezza a una transizione culturale, professionale e “sistemica” orientata alla sostenibilità e alla responsabilizzazione verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.
L’iniziativa nasce in seguito all’analisi delle informazioni raccolte dal Team Tematiche emergenti con un sondaggio proposto a tutto il personale lo scorso giugno, per avere un quadro conoscitivo sul radicamento di alcune buone pratiche e sulla predisposizione alla partecipazione a progetti/obiettivi legati appunto allo Sviluppo sostenibile.
Fra i riscontri del sondaggio, quello legato alla dimensione privata – con domande dedicate agli stili di vita, comportamenti e attitudini – ha fornito un quadro senz’altro confortante.
Complessivamente è emersa una grande attenzione non solo verso le buone pratiche ormai consolidate, come la raccolta differenziata e l’utilizzo di mezzi pubblici, ma anche verso lo smaltimento di olii esausti e la riduzione/eliminazione della plastica monouso.
Il 99% tra i 200 dipendenti circa che hanno risposto al questionario è impegnato nella raccolta differenziata, il 64% si impegna nello smaltimento di olii esausti e privilegia l’utilizzo di mezzi di trasporto a minor impatto ambientale (mezzi pubblici, bici, etc). Una sensibilità e un’attenzione che si ritrova anche nella diffusa partecipazione diretta (volontariato) o indiretta (beneficenza) ad attività associazionistiche legate alla sostenibilità.
Più complesso è il quadro che emerge dalla dimensione pubblica/professionale e dalla “fiducia” riposta nelle strategie delle istituzioni.
Diversi indicatori mostrano disponibilità a impegnarsi e la consapevolezza di avere competenze tecniche e professionali da poter/dover mettere al servizio di tutti i colleghi e degli interlocutori esterni ad ARPA (imprese, enti pubblici, studenti,…).
Il desiderio di imparare, di accrescere le proprie conoscenze sulle nuove tematiche legate alla sostenibilità e all’Agenda 2030 è stato manifestato da circa i 2/3 dei partecipanti, mentre il 35% è disponibile, direttamente, a mettere le proprie competenze al servizio di iniziative istituzionali.
La creazione di una Rete di referenti per lo sviluppo sostenibile nasce proprio per rispondere alle aspettative emerse dal questionario e si inserisce nelle attività previste dal Protocollo lombardo per lo sviluppo sostenibile, siglato dall’Agenzia nel settembre 2019.
Si tratta di un’iniziativa che rientra nel percorso promosso da Regione Lombardia, che lo scorso 16 novembre ha presentato il “Rapporto Lombardia 2020 – Ripartire con lo sviluppo Sostenibile’‘, curato da Polis Lombardia.
Giunto alla sua quarta edizione, il report rappresenta uno strumento fondamentale per consentire a Regione – attraverso la verifica dei vari step realizzati o da attuare e la valutazione del proprio posizionamento – di partecipare attivamente alla declinazione locale dell’impegno per il raggiungimento dei 17 obiettivi posti a livello globale dall’Onu con Agenda 2030, con politiche sempre più orientate alla sostenibilità, a cominciare da quelle in materia ambientale.