Secondo il 6° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, quest’anno, 36 milioni di italiani (su 50,6 milioni di maggiorenni) affermano di essere coinvolti e attratti dalla sostenibilità ambientale. Per questo come Settore Comunicazione e Informazione di ARPAT abbiamo pensato fosse il momento giusto per realizzare una serie di “pillole di sostenibilità”, ovvero alcuni eco-consigli o green tips come si direbbe nel mondo anglosassone.
Se il numero di persone sensibili alla sostenibilità ambientale è in aumento, nel 2015 i cittadini interessanti risultavano essere 21 milioni, si evidenzia anche, come emerge con chiarezza dall’indagine “L’atteggiamento Green degli italiani” realizzata da Eumetra MR, che esiste un divario tra la crescente attenzione alla sostenibilità ambientale e la reale volontà di cambiare i propri comportamenti, tanto da profilare quattro diverse categorie, che corrispondono a quattro diversi atteggiamenti:
- No Green
- Ordinary Green
- Careful Green
- Green Home & Careful Green.
Secondo questa indagine solo l’8% degli intervistati si colloca nella categoria più virtuosa e coerente, ovvero i Green Home & Careful Green, la percentuale più elevata fa parte del gruppo Careful Green, che ha un’inclinazione superiore alla media verso l’uso dei mezzi pubblici e il risparmio dell’acqua, un’attenzione particolare ad un utilizzo ridotto della plastica usa e getta e una propensione all’acquisto di prodotti e servizi che rispettino l’ambiente. Segue di poco la categoria Ordinary Green, che adotta comportamenti più comuni, come la raccolta differenziata e l’attenzione ai consumi energetici, ma non si impegna nell’acquisto di prodotti o servizi meno impattanti per l’ambiente. Il 17%, infine, del campione analizzato da Eumetra MR appartiene al gruppo No Green, che non mostra interesse verso i temi della sostenibilità né disponibilità a considerare un cambio di atteggiamento e ad assumere comportamenti volti alla salvaguardia dell’ambiente.
Le nostre pillole di sostenibilità suggeriscono comportamenti ecosostenibili molto semplici, sempre di tipo pratico, suddivisi per vari temi: mobilità, abbigliamento, organizzazione di feste e eventi, alimentazione e spesa, cura della casa, del giardino, della persona ed tanto altro ancora.
Ogni 15 giorni, a partire dal 20 Novembre per diversi mesi, pubblicheremo una pillola, accompagnata da una breve notizia, ed al cui interno saranno presentate più azioni, mai più di sei, che verranno, poi, riproposte sui nostri canali social, Facebook e Twitter nel corso della settimana.
Gli eco-consigli racchiusi nelle pillole sono pensati, in particolare, per i Careful Green e Ordinary Green che, come mostra l’indagine richiamata, rappresentano una buona parte della popolazione, ovvero tutte quelle persone sensibili alla sostenibilità ambientale ma che potrebbe fare di più di quanto stanno facendo. Strizzano anche l’occhio ai No Green, lo “zoccolo duro”, che, per lo più, intravede negli eco-consigli un “placebo” per colmare qualche superficiale senso di colpa. Se fosse adottata anche una sola delle tante azioni eco-sostenibili proposte, per noi, sarebbe un grande successo.
Come per tutte le pillole, anche le nostre hanno delle “avvertenze d’uso”:
- la prima riguarda il particolare momento che stiamo attraversando, alcune azioni “amiche dell’ambiente” potrebbero non essere realizzabili a causa del lock down o per limitazioni e/o restrizioni previste per arginare la Pandemia
- la seconda riguarda il “dosaggio”, le azioni suggerite si possono “dosare” a proprio piacimento, scegliendo quelle che si ritengono più giuste o più facilmente realizzabili e tralasciando quelle che non ci appartengono o per le quali non siamo ancora pronti.
Vogliamo concludere ricordando che, nel 2020, il 38% degli italiani ha dichiarato di essere appassionato al tema della sostenibilità ed un altro 34% si è detto interessato quindi la sostenibilità ambientale sta divendo un tema concreto e non si tratta di un trend di moda per pochi.
Speriamo, infine, di ricevere altri suggerimenti frutto di esperienze personali, in modo da arricchire nel tempo le nostre “green tips”.
Gli eco-consigli parlano alla nostra coscienza, ad ognuno la sua !
Fa parte della sostenibilità anche il rispetto delle culture e delle lingue: perché allora non si sono scritte in italiano le quattro categorie? Eppure sono traducibili, “traducibilissime”, in italiano
Pienamente d’accordo. Si tratta di quattro categorie che emergono da un’indagine e che sono riportate in inglese, molto comprensibile, e di cui fornisco, comunque, non una traduzione (tanto meno di tipo letterale, come ordinariamente verde …. e simili) ma una sorta di profilazione seguendo quanto indicato nell’indagine. Veniamo quindi alle 4 categorie:
– i No green sono tutte quelle persone che non hanno alcun interesse per i comportamenti ambientalmente sostenibili
– gli ordinary green, sono invece persone, che come si dice anche nel corpo dell’articolo, mettono in pratica alcune azioni sostenibili per l’ambiente, quelle ormai più diffuse, come fare la raccolta differenziata, per esempio
– i careful green sono tutti quelli a cui sta a cuore la questione della sostenibilità ambientale e si impegna in azioni che non sono comuni ma vanno oltre, ad esempio, acquistano il più spesso possiile, o quasi sempre, prodotti alimentari a km zero oppure scelgono un mezzo di trasporto “amico dell’ambiente”
– gli home green e careful green, infine, sono tutti quelli che possiamo, in modo positivo, definire “guerrieri dell’ambiente”, il loro spirito è ambientalista e le loro azioni sono esclusivamente o prevalentemente mosse dalla volontà di raggiungere la sostenibilità ambientale. Hanno un’anima verde.