Il 2 settembre 2020 venne inaugurato il Centro regionale di Biologia molecolare di Arpa Piemonte a La Loggia (TO), un laboratorio specializzato per lo sviluppo di una materia del tutto nuova e fortemente attuale: la virologia ambientale. Alla cerimonia inaugurale, oltre al direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto, erano presenti il presidente della Regione Piemonte, gli assessori regionali alla Sanità e all’Ambiente e ricerca applicata emergenza Covid-19, il sindaco di La Loggia e il direttore Arte, cultura e beni storici di Intesa Sanpaolo, Michele Coppola.
Da quel giorno Arpa Piemonte non solo ha costantemente supportato il sistema sanitario regionale analizzando quasi 100.000 tamponi per la ricerca di SARS-CoV-2, con livelli di massima produttività superiori a 1000 tamponi al giorno, e ha partecipato attivamente a sperimentazioni su test diagnostici alternativi, ma con la preziosa collaborazione del Laboratorio di virologia molecolare e ricerca antivirale diretta dal prof. David Lembo, ha messo in campo tutta la capacità scientifica e tecnologica dell’Agenzia per sviluppare attività analitiche, di approfondimento e di ricerca applicata al fine di estendere il perimetro di conoscenza sulle interazioni dei virus con l’ambiente e costruire un nuovo ambito delle attività tecnico-scientifiche dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.
Nel Centro regionale di La Loggia sono stati progettati, sviluppati e validati metodi analitici adattabili alla ricerca di SARS-CoV-2 nelle matrici ambientali di maggiore interesse, quali l’aria e le acque reflue non depurate. I metodi sviluppati sono stati a lungo sperimentati in campo attraverso specifiche campagne di campionamento e di monitoraggio ambientale, sia dell’aria indoor/outdoor che sui principali impianti di depurazione regionali, raggiungendo un livello di conoscenza delle dinamiche ambientali del virus e delle relative modalità di diffusione di elevato interesse per la comunità scientifica internazionale. Le indagini analitiche sono state circa 200 sui campioni di aria e circa 500 sui campioni di acque reflue.
L’esperienza accumulata e le conoscenze acquisite durante l’intensa collaborazione tra Arpa Piemonte e l’Università di Torino hanno generato tre pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali di riferimento.
Sulla base del proprio lavoro, l’Agenzia ha potuto fornire evidenza dell’importanza della trasmissione aerogena del virus, attraverso il cosiddetto aerosol, così come delle grandi potenzialità che la sorveglianza delle acque reflue possiede per anticipare i picchi di contagio, controllare lo sviluppo di focolai di infezione e sequenziare le varianti, come peraltro richiesto dalla Raccomandazione(UE) 2021/472 della Commissione del 17 marzo 2021.
La pandemia Covid-19, la ricerca scientifica, l’interazione tra mondo sanitario e ambientale e come i virus e le matrici ambientale interagiscono ha evidenziato la necessità di formare una nuova figura professionale: quella del virologo ambientale.
Per questo motivo, per uno sguardo al futuro, è in fase di attivazione il primo master universitario in virologia ambientale, proposto attraverso la collaborazione tra il Dipartimento di scienze cliniche e biologiche dell’Università di Torino e Arpa Piemonte. Si tratterà di un master di II livello, di durata annuale, che ha l’obiettivo generale di formare nuovi professionisti in Virologia Ambientale, un profilo ad oggi assente e tuttavia di strategica importanza per affrontare i rischi pandemici presenti e futuri.
Vedo con piacere che viene ben realizzato quanto auspicavo per l’applicazione e lo sviluppo della virologia ambientale. Complimenti, e ‘ad maiora’. Prof. Pasquale Urbano FI.