La classificazione delle acque di balneazione in Campania risulta stabile anche per la stagione balneare 2022, come in tutto il quadriennio 2018-2021. È quanto risulta dalla pubblicazione, nel Bollettino ufficiale della Regione Campania, della delibera di Giunta regionale che classifica i tratti di costa campani in base ai prelievi effettuati da Arpac negli ultimi quattro anni (deliberazione di Giunta regionale n. 609 del 28.12.2021 pubblicata nel Burc n. 1 del 03/01/2022). Al pari delle precedenti annualità si registra il 97% di costa balneabile, mentre il restante 3% non risulta balneabile in quanto di qualità scarsa. Resta esclusa dal conteggio la quota di litorale non adibita alla balneazione, circa 60 chilometri, per la presenza di porti, strutture militari, canali e foci di fiumi non risanabili, eccetera.
La delibera di Giunta regionale approvata alla fine del 2021 determina la balneabilità all’inizio della stagione balneare 2022. La classificazione è stata approvata dalla Regione sulla scorta delle elaborazioni della Direzione Tecnica – UO Mare Arpac, mediante calcolo statistico degli esiti analitici dei controlli delle ultime quattro stagioni balneari (2018-2019-2020-2021), come prevede la normativa. Nella sola stagione balneare 2021 sono stati effettuati 2510 prelievi di acqua di mare in Campania.
A ciascuna delle 328 acque in cui è suddiviso il litorale campano è stata attribuita una specifica classe di qualità. Le acque risultate di qualità sufficiente, buona, eccellente e quelle di nuova classificazione sono ritenute balneabili a inizio stagione balneare, mentre per quelle risultate scarse i sindaci dei comuni interessati dovranno emanare un divieto di balneazione. Il divieto potrà essere revocato, in corso di stagione balneare, al verificarsi delle condizioni di legge che ne attestino il risanamento (d.lgs. 116/08 e DM 30.03.2010).
Dalla disamina dei dati si riscontrano valori percentuali leggermente variati, rispetto alla classificazione 2021, per le diverse tipologie di classe di qualità. Si registra, infatti l’88% delle acque di balneazione dichiarate di qualità eccellenti rispetto al 90% registrato nella classificazione per la stagione balneare 2021, a fronte di un leggero aumento delle percentuali di acque buone (5%) e sufficienti (4%) e sempre il 3% di acque in divieto temporaneo di balneazione ad inizio stagione balneare 2022 risultate di qualità scarsa (percentuali calcolate in termini di lunghezza di costa).
La diminuzione delle acque di qualità eccellente con molta probabilità è stata determinata da fenomeni piovosi, verificatisi nel corso dell’ultimo anno di monitoraggio, di elevata intensità, anche se di breve durata, che hanno messo in crisi la rete delle acque pluviali in cui tipicamente, nei sistemi misti, sono convogliate anche le acque fognarie. In tali casi si è verificato che i cosiddetti “tubi di troppo pieno”, scaricando direttamente in mare le acque in eccesso presenti nelle tubature o nei collettori che vengono inondati dalle acque di pioggia di un forte temporale, hanno veicolato in mare anche le acque di fogna che scorrono nelle suddette reti pluviali con conseguente contaminazione delle acque di mare.
Dal 1 aprile fino al 30 settembre l’Arpa Campania sarà impegnata, con l’ausilio della flotta di proprietà coordinata dalla UO Mare, nelle operazioni di campionamento e controllo a mare e nella valutazione, verifica e trasmissione dei dati ottenuti. Su ciascuna acqua di balneazione (41 in provincia di Caserta, 148 in provincia di Napoli e 139 in quella di Salerno) i tecnici dei Dipartimenti provinciali agenziali provvederanno al prelievo dei campioni di acqua di mare che successivamente saranno analizzati nei laboratori Arpac secondo i criteri normativi.
Per la stagione 2022 si prevedono all’incirca 2500 prelievi e oltre 5000 determinazioni analitiche su un totale di circa 480 chilometri di costa adibita alla balneazione. Le acque dichiarate balneabili a inizio stagione balneare potranno entrare in divieto temporaneo qualora, nel corso del monitoraggio, dovessero superare i limiti di concentrazione previsti dalla normativa per i parametri indicatori di contaminazione fecale. In caso di situazioni anomale ed evidenza di inquinamento si provvederà alle indagini e ai sopralluoghi per individuare le eventuali cause di contaminazione e saranno effettuati campionamenti aggiuntivi.
Gli esiti di tutti i controlli eseguiti, a garanzia dell’informazione al pubblico prevista dalla legge, saranno consultabili in tempo reale sul sito web istituzionale di Arpac (www.arpacampania.it), sul Portale Acque del Ministero della Salute (www.portaleacque.it) e contestualmente sull’apposita app “Arpac Balneazione”. Le notizie salienti saranno comunicate sul profilo Twitter di Arpac, attivo dalla scorsa stagione balneare.
Lucio De Maio, Emma Lionetti
UO Mare – Arpa Campania
e.lionetti@arpacampania.it
5 pensieri su “Mare in Campania, il 97% delle acque sono balneabili”