La mancanza di precipitazioni che si protrae da mesi, insieme alle alte temperature sta mettendo a dura prova le regioni del Nord Italia. Di seguito presentiamo gli aggiornamenti di alcune regioni.
Veneto
Arpa Veneto monitora lo stato della risorsa idrica e pubblica ogni mese e, nelle situazioni straordinarie anche ogni quindici giorni, un bollettino che analizza la quantità d’acqua presente in fiumi, laghi, serbatoi e falde della regione.
Nella prima metà di giugno sono caduti mediamente sul Veneto 33 mm di precipitazione che corrisponde a circa un terzo degli apporti attesi a fine mese, il 34% delle precipitazioni medie di giugno. Sulla montagna veneta, nelle Dolomiti e Prealpi, la prima quindicina di giugno è stata la sesta più mite dal 1990 con 2.4°C in più rispetto alla norma 1991-2020.
Quasi ovunque i livelli di falda sono pari o inferiori ai valori minimi del periodo. Al 15 giugno le portate dei maggiori fiumi veneti, in tendenziale calo dall’inizio del mese, si mantengono nettamente inferiori alle medie storiche su tutti i principali corsi d’acqua e in alcuni casi vicini ai minimi storici. Anche il livello del lago di Garda, in lieve calo dall’inizio del mese, è sensibilmente inferiore al valore medio.
L’unico dato nella norma è il volume dei principali serbatoi alpini che si mantiene in linea con le medie storiche del periodo.
Il bollettino completo sul sito di Arpa Veneto
Emilia-Romagna
La Regione dichiara lo stato di crisi regionale per gli effetti della siccità prolungata: è la decisione assunta martedì 21 giugno dalla Cabina di regia per l’emergenza idrica, convocata con urgenza in Regione dall’assessore all’Ambiente, Irene Priolo, in accordo col presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, cui hanno partecipato – oltre all’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi – anche Arpae, i gestori del servizio idrico integrato, Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi Idrici e rifiuti), Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari), Consorzio Canale Emiliano Romagnolo, l’Autorità Distrettuale del fiume Po e l’Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po.
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Lombardia
Al termine della riunione dello scorso 20 giugno, l’Osservatorio per gli utilizzi del distretto idrografico del Po ha stabilito un livello di severità idrica “alta” per tutto il distetto padano.
“In Lombardia per ora non si parla di razionamenti dell’acqua per uso civile. La situazione da questo punto di vista è sotto controllo”, ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Prima della prossima riunione dell’Osservatorio, prevista per il 29 giugno, non sono attesi eventi di particolare rilevanza rispetto alla situazione in corso.
Da domani a venerdì 24 una debole saccatura di origine atlantica, porterà un temporaneo peggioramento temporalesco su Alpi e Prealpi, con occasionali sconfinamenti sull’alta pianura, ma da sabato 25 il tempo tornerà in prevalenza soleggiato, con una nuova progressiva intensificazione dell’ondata di caldo specie nei giorni a seguire.
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