Sono sette le famiglie botaniche che rappresentano la quasi totalità dei pollini allergenici monitorati sul territorio italiano (Asteraceae, Betulaceae, Corylaceae, Oleaceae, Cupressaceae-Taxaceae, Poaceae e Urticaceae) con altrettante stagioni polliniche che si susseguono e sovrappongono l’una all’altra senza soluzione di continuità. Tra queste, la Rete Pollnet di Snpa ne ha individuate quattro come maggiormente presenti nel 2022, in media, su tutto il territorio italiano: Corylaceae (nocciolo, carpino e altri), Cupressaceae/Taxaceae (tra le quali il cipresso), Poaceae (comunemente conosciute come graminacee) e Oleaceae (olivo, frassino, ligustro). Per ciascuna di queste famiglie, è stato calcolato il cosiddetto “Integrale pollinico annuale”, che rappresenta la somma delle concentrazioni giornaliere registrate nell’anno di riferimento.
Inoltre, gli esperti della Rete Pollnet SNPA hanno monitorato quali famiglie botaniche hanno presentato un maggior numero di “giorni rossi” nell’arco dell’anno ovvero un alto livello di concentrazione di granuli pollinici in aria secondo i valori di riferimento: le Corylaceae (nocciolo, carpino e altri) sono quelle ad avere i valori più alti nel 2022 con 29,4 giorni rossi in media per stazione.
Ispra e le agenzie ambientali Arpa/Appa operano da anni sul monitoraggio e la valutazione dei pollini allergenici in Italia attraverso la Rete di monitoraggio aerobiologico, grazie a 64 stazioni attive in 18 regioni. Il monitoraggio per la provincia di Trento è realizzato dalla Fondazione Edmund Mach come attività di supporto tecnico-scientifico per conto dell’APPA Trento, mentre, ad ampliare il livello di copertura spaziale, contribuisce il Centro di monitoraggio aerobiologico e ambientale dell’Università di Roma Tor Vergata con i suoi dati per il Lazio.
Il sito della Rete Pollnet offre documenti di approfondimento e bollettini settimanali dei livelli di concentrazione dei pollini allergenici, con dati di tendenza per la settimana successiva.
Vista la complessa biodiversità vegetale del nostro paese e il mutamento delle temperature medie stagionali registrate negli ultimi anni, il lavoro della Rete Pollnet risponde alla necessità di indagare la tendenza delle concentrazioni in aria dei pollini allergenici non solo in primavera ma in tutti i mesi dell’anno. Per quanto riguarda l’Europa, si calcola che circa un terzo dei cittadini UE sono soggetti ad allergie e aumentano i casi registrati nei centri urbani.
In occasione della Giornata nazionale del polline, il coordinatore della Rete Pollnet Snpa partecipa al convegno promosso dalla Società Italiana di Aerobiologia Medicina e Ambiente (SIAMA).
“Allergie ai pollini – Quanto ne sappiamo?” – Video realizzato da Ispra