Rapporto Snpa sulla qualità dell’aria, i dati prodotti da 650 stazioni

Il 15 marzo 2024 è stato presentato a Torino, presso la sede di Arpa Piemonte, il rapporto “Qualità dell’aria in Italia 2023” di Snpa, con l’analisi dell’andamento degli inquinanti atmosferici nel periodo 2013-2022 e un’informativa sintetica sulle concentrazioni riscontrate nel 2023.

L’evento si è aperto con un videomessaggio del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha rivolto gli auguri di buon lavoro al Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, evidenziando come il cambiamento climatico e le specificità del territorio italiano contribuiscano a rendere più critico il quadro dell’inquinamento atmosferico. Il ministro ha evidenziato poi che, nonostante la pressione dei fattori climatici e le caratteristiche territoriali, il lavoro svolto dalle agenzie per l’ambiente delinea una tendenza al miglioramento per alcuni inquinanti, frutto anche delle politiche messe in campo, e ha ribadito la necessità che questo impegno complessivo continui.

Il presidente Ispra e Snpa Stefano Laporta, in collegamento da Roma, dopo i ringraziamenti ad Arpa Piemonte per l’organizzazione della giornata e per l’attività a favore del territorio piemontese, ha evidenziato come “i temi della qualità dell’aria e dell’inquinamento atmosferico sono tra i più rilevanti per le istituzioni e per i cittadini; nelle ultime settimane l’esposizione agli inquinanti atmosferici è stata oggetto di attenzione dei media e della società e oggi abbiamo la possibilità di parlarne in uno dei territori in cui il problema è sicuramente molto sentito. Il Sistema, in collaborazione con le università e il ministero, contribuisce a migliorare la conoscenza sul tema, supportando il Ministero nella pianificazione, divulgando i dati raccolti e informando i cittadini sui valori e le tendenze degli inquinanti e concorre a definire i livelli essenziali delle prestazioni ambientali, tra cui c’è anche il monitoraggio della qualità dell’aria a livello nazionale. Parliamo di una rete capillare di centraline: con oltre 650 stazioni di monitoraggio attive sul territorio – una delle dotazioni più ampie d’Europa – è in grado di produrre ogni anno oltre 25.000.000 di dati, indispensabili per la valutazione della qualità dell’aria, che garantiscono il rispetto dei rigorosi standard di controllo e assicurazione di qualità del dato richiesti dalla Commissione Europea. I dati sono fondamentali ma senza il coinvolgimento dei cittadini le nostre azioni non saranno mai abbastanza efficaci: l’informativa sui dati 2023, pubblicata sotto forma di pagina Web, risponde proprio al bisogno di informazione e sensibilizzazione dei cittadini, sia sui dati che sulle azioni per ridurre l’esposizione all’inquinamento atmosferico.”

Secondo Barbero, direttore generale di Arpa Piemonte, ha sottolineato l’impegno tecnico e scientifico che sempre più le Agenzie ambientali saranno chiamate a mettere in campo: “È importante proseguire sulla strada delle misure per la riduzione degli inquinanti anche alla luce delle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità che tengono conto non solo delle concentrazioni di polveri sottili, ma anche dalla loro composizione chimica. Per questo motivo le più recenti ricerche si stanno orientando a identificare quali fonti e/o caratteristiche fisico-chimiche del particolato aerodisperso contribuiscano maggiormente alla tossicità e la stessa proposta di nuova direttiva sulla qualità dell’aria, in discussione al Parlamento europeo, introduce la necessità di integrare la misura degli attuali parametri con informazioni aggiuntive quali la speciazione chimica, la frazione ultrafine, il potere ossidativo ecc. Il Sistema nazionale di protezione ambientale, nel prossimo futuro, sarà chiamato a rafforzare le proprie capacità analitiche di laboratorio e di modellazione dei processi fisici per migliorare la conoscenza della natura degli inquinanti e per contribuire alle attività di ricerca volte a comprendere meglio la tossicità di differenti tipologie di particolato atmosferico”.

All’evento di Torino, nel diverse sessioni, sono intervenuti anche, tra gli altri esperti i direttori generali di Arpae Emilia-Romagna Giuseppe Bortone (“Inquinamento atmosferico: effetti sulla salute”), di Arpa Friuli Venezia Giulia Anna Lutman (“Fenomeni e soluzioni: lo studio del particolato”) e di Arpa Toscana Pietro Rubellini (“Misure di risanamento oggi”).

Nel pomeriggio, si è tenuto un approfondimento tecnico a cura della Rete tematica Qualità dell’aria di Snpa, coordinata da Giorgio Cattani (Ispra). Le relazioni hanno esplorato tra gli altri temi la realizzazione di supersiti, i nuovi parametri previsti dalla direttiva in corso di elaborazione, gli strumenti modellistici a disposizione del Sistema.

Approfondimenti

Il video integrale dell’evento di Torino

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