“In prima linea nell’azione a favore del clima”: il 23 marzo la Giornata mondiale della meteorologia

La Giornata mondiale della meteorologia, che ricorre il 23 marzo, ha quest’anno come tema “At the frontline of climate action” (In prima linea nell’azione a favore del clima).  “Il cambiamento climatico”, ricorda in questi giorni la World Meteorological Organization, “è una minaccia reale e innegabile per l’intera umanità. Gli effetti sono già visibili e saranno catastrofici a meno che non agiamo adesso”.

Il report pubblicato questo 19 marzo dalla WMO contiene messaggi molto netti: in estrema sintesi, il 2023 è stato l’anno più caldo da quando sono disponibili le misurazioni (la stima aggiornata è una temperatura media globale di +1,45 gradi centigradi rispetto ai valori pre-industriali, con un margine di incertezza di ± 0,12 °C,) e allo stesso tempo sono stati superati tutti i precedenti record di emissioni di gas serra, temperatura degli oceani, innalzamento del livello dei mari, perdita di ghiaccio marino in Antartide e ritiro dei ghiacciai.

I servizi meteorologici e climatici presenti in ambito Snpa mettono a disposizione dati, informazioni e, più in generale, conoscenze per supportare le scelte che hanno un impatto immediato sia nella vita di tutti i giorni sia a lungo termine.

Pensiamo, ad esempio, alle previsioni meteorologiche e climatiche per l’agricoltura, utili ad ottimizzare la produzione di cibo, o alla messa a punto degli allarmi preventivi per fenomeni meteorologici violenti che consentono alle persone di prepararsi e mitigare gli impatti. 

In Lombardia

In Lombardia il 2022 e il 2023 sono stati gli anni più caldi di sempre, come dimostra anche la storica serie di dati di Milano Brera, che risale addirittura al 1763.

L’adattamento ai cambiamenti climatici non può prescindere da una solida base conoscitiva liberamente accessibile a tutti. Per questo, da quasi vent’anni, Arpa Lombardia si occupa della raccolta, dell’analisi, dell’interpretazione e della diffusione dei dati di oltre 300 stazioni idro-nivo-meteorologiche dislocate sull’intero territorio, pubblicando report e rendendo facilmente disponibili i dati a tutti attraverso il sito ufficiale dell’Agenzia e quello di Regione Lombardia.

Il Servizio Meteorologico di Arpa Lombardia mette a disposizione previsioni meteorologiche orientate a diverse applicazioni, sia per la popolazione sia per le autorità pubbliche (una su tutte la Protezione Civile), e ha sviluppato l’app RadarLom per gli avvisi di temporali forti in arrivo

In Liguria

Nella Giornata della meteorologia abbiamo fatto un analisi sull’inverno 2023-24 in Liguria nelle parole di Barbara Turato, dirigente responsabile del settore meteorologia e idrologia di Arpal.

Dopo un autunno con temperature decisamente più miti di quanto ci si sarebbe aspettato, si è da poco concluso anche uno degli inverni meteorologici più caldi degli ultimi vent’anni. Il grafico (Il primo sulla temperatura) qui mostrato rappresenta l’andamento della Temperatura media giornaliera in Liguria nel periodo compreso tra il 1 dicembre 2023 e il 29 febbraio 2024e ci consente di fare alcune considerazioni sui fenomeni a scala regionale, indipendentemente dagli effetti locali.

Nel corso dell’inverno appena passato abbiamo registrato frequentemente temperature ben al di sopra della media e dell’intervallo di normalità climatica e addirittura a febbraio per diversi giorni abbiamo superato i livelli massimi mai registrati nel ventennio 2003-2022. Solo per pochi giorni nella prima metà di dicembre le temperature sono state al di sotto della media del periodo.

Calcolando invece la temperatura media del periodo invernale sull’intera regione e confrontandola con la temperatura media invernale dello stesso ventennio di riferimento si osserva una chiara tendenza; il valore climatologico di riferimento è pari a 6 gradi e prima del 2013 (tranne un solo caso, nel 2007) non era mai stato superato, mentre dal 2014 l’anomalia è quasi sempre positiva e perlopiù crescente fino ad arrivare all’inverno 2023-24 in cui la temperatura ha superato quasi di due gradi la media; questo significa che l’energia in gioco in atmosfera è moltissima, e ciò può tradursi facilmente in fenomeni estremi.

Una nota positiva però in questo mite inverno ligure è stata quella della pioggia. Precipitazioni dalle caratteristiche autunnali hanno interessato questi primi mesi del 2024 facendo registrare valori di cumulate decisamente elevati rispetto al periodo che dovrebbe essere relativamente più secco, favorendo così il recupero del deficit idrico degli ultimi anni. Basti pensare che nell’ultimo mese a Genova sono caduti 32 miliardi di metri cubi di acqua.

In Veneto

Arpa Veneto dà il patrocinio all’iniziativa per il 23 marzo “Porte Aperte all’Osservatorio meteorologico dell’Istituto Cavanis” a Venezia, con visite guidate gratuite. L’Osservatorio è stato riconosciuto come Osservatorio Secolare nel 2018 dal WMO (Organizzazione Mondiale della Meteorologia) e fa parte della Rete degli Osservatori Storici Meteorologici Italiani – ROSMI.

Dopo una presentazione e la celebrazione della Giornata Meteorologica Mondiale, sarà possibile visitare un piccolo museo di strumenti di misura meteorologici meccanici ormai storici e la terrazza, dove è in funzione una stazione automatica di Arpa Veneto e una stazione Davis con 4 Webcam di Meteonetwork.

Per info

In Calabria

L’Arpa Calabria è la prima agenzia per la protezione dell’ambiente del Meridione ad avere funzioni di Ente Meteo e, con il suo Centro regionale funzionale multirischi, è il primo anello della catena del Sistema di allertamento meteo-idrogeologico e idraulico regionale. Il Centro funzionale multirischi dell’agenzia, infatti, elabora le così dette “allerte meteo” h 24 e 365 giorni all’anno, e le invia alla Protezione civile regionale che le diffonde a tutti gli enti e organizzazioni che compongono il Sistema di protezione civile regionale.

Per un’informazione puntuale, è stato realizzato il nuovo portale AllertaCal rivolto ai cittadini ed agli operatori del settore, che ha lo scopo di diffondere la conoscenza del livello di allerta presente nelle diverse zone della Calabria, mettendo, inoltre, a disposizione il vastissimo patrimonio di dati meteo-climatici giornalmente raccolti dalla vasta rete di monitoraggio regionale.

Arpacal, inoltre, sta ampliando l’attuale rete di monitoraggio con l’aggiornamento delle attuali 180 stazioni e l’aggiunta di ulteriori 80 che renderanno ancora più capillare il monitoraggio elevando la tutela della sicurezza dei cittadini.


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