Lunedì 29 e martedì 30 aprile alla Reggia di Venaria di Torino si svolge il G7 Ambiente, energia e clima guidato dalla presidenza italiana. La riunione ministeriale è articolata in quattro sessioni: alle 10 di lunedì 29 si tiene la plenaria dei ministri. Seguirà la sessione di lavoro dedicata al clima e all’energia. Nel pomeriggio, dopo le 16.30, si svolgerà la sessione Ambiente, che concluderà la prima giornata. Una nuova riunione plenaria di tutti i ministri aprirà la giornata di martedì.
La conferenza stampa congiunta del ministro italiano Gilberto Pichetto con gli omologhi di Giappone e Canada, precedente e prossima presidenza G7, è programmata per le 14.30 e concluderà di fatto i lavori della ministeriale, che avrà l’obiettivo di approvare il comunicato conclusivo. Alla Reggia, il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica partecipa con una delegazione guidata dal ministro Pichetto, dalla viceministra Vannia Gava e dal sottosegretario Claudio Barbaro.
Sono diversi gli incontri tecnici dei gruppi di lavoro che si sono già tenuti in questi mesi per sviluppare i temi al centro del confronto. Oltre ai rappresentanti ministeriali di Italia, Francia, Germania, Canada, Stati Uniti, Giappone, Regno Unito, sarà presente la Commissione europea con i Commissari all’Energia Kadri Simson, al Clima Wopke Hoekstra e all’Ambiente Virginijus Sinkevičius.
Diversi i ministri e i rappresentanti governativi presenti, con competenze specifiche su ambiente e clima. Tra questi, la statunitense Sue Biniaz (vice-inviata presidenziale per il Clima), il canadese Steven Guilbeault (ministro dell’Ambiente e del clima), il francese Christophe Bechu (ministro della Transizione ecologica), la tedesca Steffi Lemke (ministro dell’Ambiente), il britannico Steve Barclay (segretario di Stato all’Ambiente), il giapponese Shintaro Ito (ministro dell’Ambiente), la brasiliana Marina Silva (ministra dell’Ambiente e del Cambiamento climatico – il Brasile detiene la presidenza del G20).
Sono stati invitati a prender parte al vertice alti rappresentanti di Paesi e istituzioni internazionali: presenti la Presidenza emiratina della Cop 28 e quella della Cop29 dell’Azerbaigian e, nel quadro del focus sull’Africa, la Mauritania come Presidenza dell’Unione Africana, il Kenya, l’Algeria e la Banca Africana di Sviluppo.
I lavori vedono anche la partecipazione di organizzazioni internazionali quali Aiea, Irena, Odi, Conferenza sui cambiamenti climatici, Undp, Ocse, Unep e Ufficio del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Clima.
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