Prenderà il via martedì prossimo, 28 maggio, PM2024, l’XI Convegno Nazionale sul Particolato Atmosferico organizzato dalla Società Italiana di Aerosol, in collaborazione con Arpa Piemonte e l’Università di Torino.
Il convegno metterà a confronto per alcuni giorni le più autorevoli comunità scientifiche sui temi legati al particolato atmosferico, che spaziano dalla composizione chimica alle dinamiche di trasformazione e di trasporto in atmosfera, dal monitoraggio ai modelli di diffusione e di caratterizzazione delle sorgenti, dalla tossicità agli effetti sulla salute e, in generale, dalle strategie di intervento alla gestione delle problematiche in materia.
Per questo, oltre che al mondo della ricerca scientifica nel campo della conoscenza ambientale, il convegno intende rivolgersi a tutti quei soggetti che in diversa misura sono chiamati ad operare in questo contesto, dal legislatore alle amministrazioni locali alle aziende dedicate allo sviluppo di tecnologie di controllo e abbattimento, fino al mondo dei media e dell’informazione.
Il convegno vede 73 poster e 87 interventi su modellistica, source apportionment, tossicità ed effetti sulla salute, emissioni e altri approfondimenti sulla qualità dell’aria.
Tra le agenzie ambientali coinvolte, oltre a quella piemontese, anche le Arpa di Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna.
La partecipazione di Arpa Liguria
Elisabetta Trovatore, il commissario straordinario Arpal, condurrà la plenaria mercoledi 29 maggio. Dopo una panoramica della modellistica di qualità dell’aria affronterà il quadro internazionale e nazionale, fino ad arrivare allo stato dell’arte a livello regionale, che vede impegnate diverse Arpa e Ispra, anche con azioni di interconfronto. Verrà evidenziata la ricchezza di competenze gestite da Snpa e le potenzialità di valorizzazione a livello nazionale.
Nutrita anche negli altri giorni la rappresentanza dell’Agenzia ligure: Maria Chiara Bove, membro del Comitato scientifico del convegno e coordinatrice di un Gruppo di lavoro della Società italiana di areosol (a cui Arpal aderisce), terrà un doppio intervento per la valutazione dell’impatto delle attività portuali sulla qualità dell’aria in Liguria, prima di allargare lo sguardo a livello nazionale; Bianca Vallarino illustrerà le indagini integrative nell’area della Val Bormida, svolte per approfondire la conoscenza del B(a)P rilevato nel PM10, mentre Andrea Bisignano spiegherà gli ultimi studi modellistici relativi al trasporto di particolato dalla Pianura Padana alla Liguria; completeranno il gruppo tecnico ligure i dirigenti Stefano Lottici, responsabile dell’Unità operativa Qualità dell’aria, e Massimiliano Pescetto.
La partecipazione di Arpa Lombardia
Anche Arpa Lombardia parteciperà all’evento con diversi interventi, oltre a collaborare a un elevato numero di progetti con altre Agenzie.
La prima giornata del Convegno vedrà una plenary talk sulla modellistica di Qualità dell’Aria, coordinata da Cristina Colombi, che nel pomeriggio presenterà un inter-confronto tra le prestazioni degli “smart sensor”, lavoro effettuato nell’ambito del Working Group 2 della IAS (“Interconfronto di smart sensor a Milano: una attività svolta tra soci IAS del WG2”).
Sempre nella prima giornata, Eleonora Cuccia presenterà i risultati fin qui raccolti all’interno del progetto Life PrepAIR: “Il Progetto Life PrepAIR: Il monitoraggio del PM10 nella pianura padana”, e nella giornata successiva, insieme a Maria Chiara Bove di Arpa Liguria, il lavoro dal titolo: “L’aerosol secondario inorganico nel territorio italiano: analisi del dataset IAS di speciazione chimica del PM10 urbano”, analisi sulla presenza di secondario inorganico nella penisola italiana.
Nell’ambito della sessione sulle aree remote, Lucio Corrente presenterà un lavoro intitolato: “Misura e caratterizzazione chimica del PM10 in stazioni di alta montagna”, per illustrare i risultati delle misure effettuate a Oga San Colombano ed al Lago Palù, due siti alpini lombardi.
L’ultimo giorno è previsto infine l’intervento di Umberto Dal Santo: “Osservazioni sulle concentrazioni di diossine, furani e IPA misurati durante situazioni emergenziali quali gli incendi”.