Un panorama del modo con cui tutte le Agenzie ambientali che insistono sulle coste italiane mettono a disposizione i risultati dei loro controlli, che determinano gli eventuali divieti di balneazione da parte dei sindaci, sui siti Web.
Tutte le Agenzie ambientali che insistono sulle coste italiane hanno fra i propri compiti quello di monitorare la qualità delle acque di balneazione nel periodo della stagione balneare (da maggio a settembre).
La normativa che regola la materia deriva da una direttiva europea, per cui in tutti i Paesi europei vengono controllati i medesimi parametri microbiologici (enterococchi intestinali ed Escherichia coli), con gli stessi limiti (per la classificazione delle acque).
I campioni di acqua prelevati nelle diverse aree di balneazione sono trasferiti nei laboratori delle Agenzie, dove le relative analisi hanno una durata di 48h (stabilita dalla legge).
Qualora si rilevino superamenti dei limiti ne viene data immediata comunicazione al sindaco competente per territorio al fine di adottare l’ordinanza di divieto (o di revoca quando si tratti invece di rientro nei limiti dopo un superamento). Con la normativa entrata in vigore nel 2010 il sindaco, nel caso di superamento dei limiti accertato dall’Arpa, non ha poteri discrezionali in materia, ma deve necessariamente emanare l’ordinanza di divieto di balenazione.
Per questo, alcune Agenzie hanno messo a punto un sistema di pubblicazione dei risultati delle analisi che, consultando automaticamente la relativa banca dati, ne effettua la pubblicazione sul Web. In questo modo si ha un sistema di informazione al pubblico, e ai media, quasi in tempo reale, comunque molto tempestivo, che contribuisce a evitare eventuali disguidi che non portino all’emanazione delle ordinanze di divieto di balneazione in presenza di superamenti dei limiti di legge. Il tutto, naturalmente a tutela della salute dei bagnanti.
Alcune Agenzie mettono a disposizione dei cittadini anche delle apposite App, scaricabili gratuitamente, che possono essere usate su smartphone e tablet, che forniscono le stesse informazioni presenti sui siti Web, ma che sfruttano la possibilità data dal Gps presenti in tali apparecchi, per segnalare la situazione relativa alla zona in cui uno si trova.
Di seguito proponiamo i link alle pagine dedicate delle diverse Agenzie ambientali, che utilizzano modalità di presentazione delle informazioni abbastanza eterogenee.
- Piemonte (laghi)
- Liguria
- Friuli Venezia-Giulia
- Veneto
- Emilia-Romagna
- Toscana
- Marche
- Umbria (laghi)
- Lazio
- Abruzzo
- Molise
- Campania
- Basilicata
- Puglia
- Calabria
- Sicilia
- Sardegna
L’Arpa Sicilia non effettua la campagna di balneazione essendo la materia di competenza delle Aziende sanitarie provinciali. In ogni caso l’isola presenta 941 km di costa controllata; nel 2016 il 98% (923km) sono risultati balneabili (98%).
Vedi anche: