Nei giorni 8 e 9 giugno 2024, un significativo trasporto di sabbia sahariana ha interessato il Nord Italia. Questo fenomeno, seppur non raro, ha attirato l’attenzione per la quantità di polveri e il loro impatto visibile sul territorio.
Eventi come questo ricordano quanto il nostro pianeta sia interconnesso. Le polveri del Sahara, trasportate dal vento, possono raggiungere migliaia di chilometri di distanza, impattando su aree lontane come il Nord Italia. Monitoraggi accurati sono essenziali per comprendere questi fenomeni naturali.
L’evento
Il vento proveniente dal Sahara ha trasportato massicce quantità di sabbia attraverso il Mediterraneo fino al nostro paese. Questo evento è stato ben documentato da immagini satellitari che mostrano chiaramente il movimento delle polveri sahariane verso l’Italia settentrionale.
Misurazioni LIDAR
Arpa Liguria ha monitorato attentamente il passaggio delle polveri utilizzando un Lidar (Light Detection and Ranging) posizionato presso la sede di Via Bombrini, a Genova. Questo strumento ha fornito dati preziosi che mostrano l’arrivo e il deposito di polveri al suolo.
Dai dati del Lidar si nota come le polveri sahariane siano presenti nell’aria ad una quota di circa 1200m (linea azzurra evidenziata nell’ellisse rossa) già dalle prime ore di sabato e sono precipitate al suolo in parte intorno alle 12 (in corrispondenza di una leggera pioggia) e successivamente nel corso di altri brevi spot di pioggia nella giornata di domenica arrivando a ‘imbrattare’ in modo evidente tutte le superfici esposte. A testimonianza di questo una linea gialla/rossa molto sottile a quota zero (osservabile solo ingrandendo le figure e ovviamente più evidente sul finire del giorno 09/06/2024) che corrisponde alla presenza di un significativo deposito di polveri sul vetro di protezione dello strumento.
Impatti sul territorio
Le centraline di qualità dell’aria di Arpa Liguria hanno misurato basse concentrazioni di PM2.5 e PM10, mentre le concentrazioni di PTS (Particolato Totale Sospeso) erano elevate. È interessante notare che la postazione Mini Cabina 02 di Via Bari a Genova, possiede una strumentazione in grado di misurare particolato “grande”, con dimensioni fino a circa 35 micrometri di diametro, rispetto ai 18 micrometri massimi rilevabili dalle altre centraline, o ai 10 micrometri del PM10.
Ciò che emerge dai dati è che le misurazioni di PTS effettuate da questa cabina sono risultate più elevate rispetto alle altre (ad esempio, quella di Quarto), indicando che la polvere depositata aveva dimensioni maggiori rispetto al classico PM10. Di conseguenza, il deposito di polveri è stato più consistente e visibile, soprattutto su automobili, balconi e strade.
Sul sito Snpa sono disponibili le previsioni degli inquinanti dell’aria in Italia. In particolare, il parametro relativo alle polveri sahariane è “Dust”.
La polvere che sporca le auto è quella contenuta nelle ultime gocce che sono cadute!
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