Una corretta raccolta differenziata del rifiuto “umido” inizia già tra le mura domestiche ed è fondamentale da un lato per il corretto funzionamento di un impianto di fermentazione come quello di Lana (in provincia di Bolzano) e dall’altro per la conversione di questa tipologia di rifiuto in nuova risorsa: compost e biogas e, da questo, energia e calore. Le persone interessate hanno potuto constatarlo di persona, sabato 8 giugno, in occasione della giornata di visite guidate all’impianto di Lana, organizzata da Appa Bolzano in collaborazione con la Comunità comprensoriale Burgraviato e il gestore eco center Spa. “L’impianto di fermentazione di Lana è un ottimo esempio di come si possano recuperare preziose risorse già a partire dalle nostre case, utilizzando tecnologie innovative e una raccolta differenziata responsabile” ha sottolineato Peter Brunner, assessore provinciale alla protezione dell’ambiente, della natura e del clima.
“L’impianto di fermentazione di Lana recupera e tratta 22.000 tonnellate all’anno di rifiuti organici provenienti da 56 comuni altoatesini”, fa presente Giulio Angelucci, direttore dell’Uff. Gestione rifiuti di Appa Bolzano.
L’impianto è di proprietà della Comunità Comprensoriale Burgraviato ed è gestito da eco center Spa. “L’impianto è stato ampliato due anni fa per arrivare alla capacità massima di 30.000 tonnellate all’anno”, spiega il direttore generale di eco center Spa, Marco Palmitano. “In futuro, accanto alla produzione di energia elettrica, si potrebbe pensare di mettere l’energia sotto forma di biometano nella rete gas”.
Compost di qualità ed energia elettrica dai rifiuti organici
Il processo di digestione anaerobica ha inizio con l’arrivo all’impianto di fermentazione di Lana dei rifiuti organici raccolti dal servizio di raccolta pubblico. “Il rifiuto conferito nell’impianto di Lana viene dapprima pretrattato e liberato da tutte le impurità, come ossa, stoffa, legno e plastica, che purtroppo sono presenti, e quindi triturato, diluito con acqua ed inviato ai tre digestori”, spiega Martino Sacchini, responsabile dell’impianto di fermentazione di Lana. “In questi enormi serbatoi gran parte della sostanza organica viene trasformata in biogas ad opera della flora batterica anaerobica. La massa liquida, impoverita della parte organica restante nei digestori, viene successivamente disidratata, diventando così fango solido. Tale fango, pari al 15% della quantità di rifiuto organico totale lavorato, viene quindi trasferito ad impianti di compostaggio fuori Provincia da cui si ottiene compost di qualità”.
Il biogas, prodotto nei digestori, viene utilizzato come combustibile dai motori a gas per produrre energia elettrica: il 25% è autoconsumo e il restante viene immesso nella rete elettrica.
Progetto “CORE”: buone pratiche per la gestione circolare dei rifiuti
“La visita guidata all’impianto di fermentazione di Lana rientra nelle azioni di sensibilizzazione 2024 previste nell’ambito del progetto “CORE” (Composting in Rural Environments) di cui l’Alto Adige è partner attraverso Appa Bolzano“, sottolinea Elisa Poznanski, referente per il progetto CORE in Appa Bolzano.
Il progetto “CORE”, finanziato dal programma Interreg Europe, è incentrato sullo scambio di buone pratiche in tema di gestione della frazione organica dei rifiuti. I paesi coinvolti sono Spagna (capofila di progetto), Germania, Belgio, Svezia, Ungheria, Polonia, Grecia e Italia. Nel progetto è coinvolto anche l’ECN (European Compost Network), come autorevole consulente per la parte tecnica e di comunicazione. Per il progetto “CORE” sono disponibili quasi 1,9 milioni di euro, di cui quasi 200.000 € assegnati alla Provincia di Bolzano. Il progetto avrà una durata di 4 anni (marzo 2023 – febbraio 2027).
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web di Appa Bolzano.