Nuove rotte Malpensa, Arpa monitora il rumore aeroportuale

Per valutare gli effetti determinati dalla sperimentazione delle nuove rotte dell’aeroporto di Malpensa, iniziata lo scorso 18 aprile, Arpa Lombardia ha posizionato la propria strumentazione di misura del rumore aeroportuale nei Comuni maggiormente interessati dal progetto. In particolare, le rilevazioni vengono effettuate nei pressi di Coarezza (frazione di Somma Lombardo/VA) e Nosate (Città Metropolitana Milano), mentre a Golasecca la campagna di misura è a cura di SEA, il gestore aeroportuale.

Il rumore aeroportuale

Per gestire le problematiche legate al rumore aeroportuale, la normativa prevede l’istituzione di una Commissione, attraverso l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), presieduta dal direttore della Circoscrizione aeroportuale. Oltre ad Arpa Lombardia ne fanno parte rappresentanti del Ministero, Regione Lombardia, Provincia e Comuni interessati, Enav (Ente Nazionale Assistenza al Volo), vettori aerei e la società di gestione aeroportuale.

I compiti della Commissione

La Commissione ha il compito di definire le procedure antirumore, allo scopo di minimizzare l’impatto sulla popolazione e di definire, nell’intorno aeroportuale, la caratterizzazione acustica, ovvero i confini delle fasce di rispetto: zona A, zona B e zona C. Per ciascuna di esse è stabilito uno specifico limite acustico.  La caratterizzazione per Malpensa è stata approvata ad aprile 2023.

Stazioni fisse e procedura antirumore

La rete fissa di monitoraggio del rumore aeroportuale è del gestore aeroportuale e consiste in 12 centraline, di cui 9 posizionate in corrispondenza delle traiettorie di decollo e di atterraggio. La messa in atto di “procedure antirumore”, definite dalla normativa vigente, prevede una serie di prescrizioni finalizzate all’abbattimento del rumore e l’adozione di misure di controllo e di riduzione dell’inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili. Le aree coinvolte sono quelle in prossimità dell’aeroporto, interessate da quote di sorvolo inferiori a 1000 metri. Nei comuni più distanti, dove le quote di sorvolo sono superiori e causano minor impatto acustico, la sorgente aeroportuale è solo una delle fonti che concorrono al rumore ambientale soggetto ai limiti definiti dalla classificazione acustica comunale, ma è comunque possibile che alcuni residenti possano riscontrare disagi.

Le nuove rotte

La scelta delle rotte viene effettuata dalla Commissione aeroportuale prediligendo quelle che evitano il più possibile i sorvoli di aree abitate e sotto la supervisione di Enav, che ne verifica la fattibilità in termini di sicurezza e la compatibilità con la flotta operante. La sperimentazione in corso a Malpensa prevede l’introduzione di nuove rotte di decollo e l’implementazione di correzioni di rotte in vigore.

Le conclusioni

Al termine della campagna, le valutazioni conclusive di Arpa saranno basate non solo sulle misure effettuate, ma soprattutto sulle curve di isolivello, ovvero con lo stesso valore di rumore elaborate a partire dai tracciati radar degli aeromobili in volo.

Queste elaborazioni consentiranno di valutare l’esposizione all’inquinamento acustico di origine aeroportuale di tutta l’area di interesse, compresi i territori comunali nei quali non sono state effettuate misurazioni strumentali aggiuntive rispetto a quelle fornite dalla rete di monitoraggio presente.

Solo a conclusione del progetto sarà possibile stimare la popolazione esposta ai differenti livelli di rumore e identificare le rotte migliori per tutelarla.

Un pensiero su “Nuove rotte Malpensa, Arpa monitora il rumore aeroportuale

  1. queste campagne di misurazione andrebbero fatte in tutti gli aeroporti italiani con particolare riguardo a quelli più prossimi ai grandi agglomerati urbani, le misurazioni andrebbero estese ben oltre le aree di pertinenza, per verificare il rispetto dei limiti di immissione nei siti sensibili e nelle aree residenziali–

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