Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l’esposizione prolungata al rumore ambientale è associata ad un aumento del rischio di effetti negativi sulla salute fisica e psicologica. Questi includono effetti cardiovascolari e metabolici, riduzione delle capacità cognitive nei bambini, forte fastidio e disturbi del sonno. In Europa il rumore ambientale è classificato come il secondo stressor ambientale più significativo in sei Stati europei dopo l’inquinamento atmosferico. Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente il rumore ambientale è causa di 48.000 nuovi casi di malattie cardiache ischemiche con oltre 12.000 morti premature ogni anno, che si sommano a 22 milioni di persone con irritabilità cronica (annoyance) e 6,5 milioni con disturbi del sonno.
Sono numeri che fanno riflettere sull’importanza di un monitoraggio continuo del rumore nell’ambiente e della sua mitigazione riducendo sia i livelli che il numero di persone esposte.
Il legislatore europeo è intervenuto con la Direttiva 49/2002/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale, affinché gli Stati Membri redigano le Mappe Acustiche Strategiche e i relativi Piani d’Azione per la gestione e mitigazione del rumore ambientale. La Direttiva è stata recepita in Italia con il Decreto Legislativo 194/2005 e completa la normativa discendente dalla Legge Quadro 447/1995 e in particolare il DM 29/11/2000 relativo all’adozione di misure di mitigazione del rumore da parte dei gestori delle infrastrutture (aeree, ferroviarie, stradali) quando i livelli di pressione sonora siano superiori ai limiti nazionali. Il DM stabilisce che, in presenza di molteplici fonti di rumore (scenari complessi), i proprietari e i gestori delle infrastrutture di trasporto devono collaborare alla risoluzione del problema. D’altra parte, il decreto non fornisce indicazioni esplicite o linee guida specifiche per la realizzazione degli interventi.
Neanche a livello europeo esistono ad oggi linee guida o procedure condivise per definire soluzioni anche a supporto delle autorità coinvolte per il coordinamento delle attività di mitigazione e risanamento richieste dai Piani di Azione anche ai fini dell’armonizzazione delle attività di risanamento previste dalle normative dei singoli Stati Membri.
Il problema della mitigazione di sorgenti diverse che insistono in maniera concorrente sulla stessa area (scenario complesso) e specialmente all’esterno degli agglomerati non è ancora sufficientemente studiato e normato.
Da qui l’importanza di progetti europei come LIFE SILENT – Sustainable Innovations for Long-life Environmental Noise Technologies (LIFE22-ENV-IT-LIFE-SILENT/101114310), coordinato da ANAS, che vede la collaborazione di 9 partner oltre ARPA Toscana nei cinque anni di durata del progetto, che si concentra sullo sviluppo di soluzioni sostenibili ed ecologiche per ridurre il rumore in ambienti urbani complessi dove coesistono diverse sorgenti di rumore, specialmente infrastrutture stradali e ferroviarie, in aree densamente abitate.
L’obiettivo è ridurre i livelli di rumore nelle aree urbane, escludendo soluzioni come le barriere tradizionali che possano interferire pesantemente con il contesto urbano sia visivamente che riducendo la circolazione dell’aria e causando un aumento locale della temperatura (soprattutto in estate) e con una bassa accettazione da parte della cittadinanza.
Le azioni proposte dal progetto si concentreranno nella messa a punto di misure di mitigazione del rumore che agiscano direttamente “alla sorgente”, come pavimentazioni a basso rumore e rallentatori di velocità per le strade, smorzatori alla rotaia e freni silenziosi per il materiale rotabile.
Le soluzioni disponibili includono l’utilizzo di pavimentazioni a bassa emissione di rumore e barriere antirumore a bassa altezza, che verranno migliorate e rivisitate per ridurre i costi durante tutto il ciclo di vita e migliorarne la sostenibilità utilizzando in particolare materiali riciclati. Per le pavimentazioni antirumore è stato previsto un incremento della vita utile del 20% che sarà realizzato miscelando nel bitume fibre di cellulosa funzionalizzate ottenute dal riciclo della carta così da consentire non solo di ridurre l’impegno economico degli interventi di mitigazione sonora, ma anche di limitare l’utilizzo di materie prime vergini ed il conferimento a discarica dei rifiuti provenienti dalla filiera della carta.
Il progetto prevede inoltre l’implementazione di azioni pilota in scenari urbani complessi come nell’area pilota in località la Muratella a Roma, attraversata dalla linea ferroviaria Roma-Aeroporto di Fiumicino gestita da RFI, e dall’autostrada A91 gestita da Anas, anche per la messa a punto di procedure di intervento standardizzati e linee guida per gli interventi in scenari complessi a supporto dei gestori delle infrastrutture e dei decisori.
Il ruolo di Arpa Toscana
Il Progetto vede l’Agenzia impegnata in diversi work package e in particolare è leader del Work Package 2 “Noise solutions in complex environmental scenarios”.
Arpat svilupperà procedure per la gestione coordinata delle azioni di mitigazione del rumore; le attività previste riguardano lo sviluppo di una metodologia generale, applicabile a livello europeo, per gestione condivisa e l’attuazione di misure di mitigazione del rumore in ambienti complessi.
Come prima attività specifica, Arpa Toscana ha prodotto un’analisi approfondita dei requisiti legislativi e della letteratura sia a livello europeo che nazionale sul tema delle possibili azioni di riduzione del rumore in scenari complessi esaminando i risultati di progetti precedenti nonché linee guida nazionali dei diversi Stai membri.
Successivamente a tale attività propedeutica saranno definite e suggerite azioni per migliorare la gestione e l’attuazione delle misure di mitigazione del rumore in scenari ambientali complessi, in particolare all’interno degli agglomerati. ARPA Toscana con la collaborazione dell’Università di Bologna, Anas e Rfi svilupperà un metodo per armonizzare le soluzioni di mitigazione del rumore con un approccio olistico, migliorando così l’efficacia e l’efficienza dell’azione complessiva di mitigazione.
Arpa Toscana in particolare analizzerà cinque scenari reali diversi oggetto dei Piani d’Azione preparati da Anas e Rfi, verificando l’efficacia e l’efficienza delle soluzioni proposte con simulazioni numeriche per verificare la possibilità di ottimizzare (integrare) le soluzioni pianificate. Il prodotto di tale attività sarà una prima bozza del metodo per la gestione e l’attuazione delle misure di mitigazione del rumore in scenari complessi. Le metodiche e le soluzioni tecniche individuate saranno testate e validate in un sito di prova reale individuato dalla compagine. L’analisi dei risultati delle simulazioni numeriche sarà la base per ottimizzare le procedure.
ARPA Toscana contribuirà a promuovere e diffondere presso autorità locali e agli enti che gestiscono le infrastrutture di trasporto la metodologia sviluppata.
La disseminazione
Il progetto è parte del programma Life 2021-2027 dell’Unione europea, uno dei più importanti e longevi della Commissione, operativo da oltre 30 anni, nonché il principale strumento finanziario dell’Unione dedicato all’ambiente e all’azione per il clima. L’investimento totale è di 2,65 milioni di euro e il cofinanziamento massimo che la CE concederà è pari al 60% dei costi totali ammissibili.
Uno degli aspetti importanti del progetto è la disseminazione anche attraverso la partecipazione a meeting e convegni, come avvenuto con il 50° Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana di Acustica che si è tenuto a Taormina dal 29 al 31 maggio 2024. In tale occasione per il Progetto LIFE SILENT, Arpa Toscana ha presentato il contributo “I Piani di azione in scenari complessi: riflessioni sullo stato dell’arte per azioni future” con alcune riflessioni su tali problematiche suggerendo possibili azioni per colmare le lacune normative evidenziate.
Riferimenti utili: