In Lombardia aumenta dello 0,6 per cento la percentuale di raccolta differenziata. Lo ha comunicato la direzione tecnica Controlli e Prevenzioni Rischio Antropico di Arpa Lombardia guidata da Madela Torretta nel corso dell’VIII edizione dell’Ecoforum “Economia circolare Lombardia 2024” organizzato nei giorni scorsi da Legambiente Lombardia.
I DATI REGIONALI – Nel 2023 la percentuale di raccolta differenziata raggiunge il 73,8 per cento contro il 73,2 per cento del 2022. I comuni che hanno conseguito una raccolta differenziata superiore al dato regionale sono 920 (61,2 per cento) e di questi, 591 (39,3 per cento) sono già allineati all’obiettivo del Piano regionale che prevede il raggiungimento almeno dell’80 per cento di raccolta differenziata entro il 2027. Solo il 22 per cento non ha ancora raggiunto l’obiettivo europeo (al 2020) del 65 per cento.
I DATI PROVINCIALI – Nel dettaglio i dati della raccolta differenziata per provincia: Mantova 87 per cento; Bergamo 80,5; Monza e Brianza 79,9; Lecco 78,6 per cento; Varese 78,2; Cremona 78; Brescia 77,2 per cento; Lodi 74,9; Como 71,2; Milano 68,5 per cento; Pavia 59,9 e Sondrio 55,8.
RIFIUTI URBANI – I dati del 2023 mostrano che in Lombardia la produzione dei rifiuti urbani è stata di 4.714.739 tonnellate, con un aumento complessivo del 2,1 per cento rispetto al 2022. Tranne che per la provincia di Lodi che registra una riduzione del -2.4 per cento, tutte le altre province hanno avuto un aumento della produzione pro-capite rispetto ai dati del 2022. Brescia (3,5 per cento), Cremona (2,9) e Mantova (2,6). In discarica infine sono state smaltite direttamente solo 1.774 tonnellate di rifiuti indifferenziati (0,038 per cento), valore in costante e progressiva diminuzione. Buone notizie anche per la raccolta dell’organico effettuato da 1.277 Comuni (84,9 per cento) con un leggero incremento rispetto al 2022 (1.255 Comuni). I Comuni che hanno effettuato la raccolta dei rifiuti tessili invece sono stati 1.151 (nel 2022 erano 1.071), mentre 353 non l’hanno ancora attivata.
ECONOMIA CIRCOLARE – Tra gli indicatori di sviluppo dell’economia circolare si registra un aumento della percentuale di recupero complessivo di materia ed energia: si è passati dall’ 84,8 per cento del 2022 all’85,7 per cento del 2023. L’incremento è imputabile sia alla crescita del recupero di materia dal 62,7 al 63,4 per cento sia all’aumento del recupero di energia dal 22,1 al 22,2 per cento.
Come prevede la normativa gli obiettivi prioritari sono che il 100 per cento dei Comuni arrivi a un tasso di raccolta differenziata almeno del 67 per cento (vecchio obiettivo 2020) e completare l’attivazione della raccolta della frazione umida e dei rifiuti tessili.