Si è parlato di One Health il 21 febbraio scorso nella sede di Matera dell’Arpab: “La salute umana e quella degli ecosistemi, Linee di ricerca e prospettive per la Basilicata”. La giornata è stata organizzata nell’ambito del progetto Lucas, progetto pluriennale, interdisciplinare e interistituzionale di studio integrato per la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della salute delle comunità locali.
La giornata ha permesso una riflessione attenta su quanto i biosistemi rilevano e rispondono all’inquinamento antropico, mitigando, ovvero amplificando gli effetti degli inquinanti sulla salute umana.
Tra i vari interventi quello di Gianfranco Peluso, Ordinario di Clinica della Nutrizione Unicamillus Roma, Direttore di Ricerca Iret- Napoli Cnr- Componente Cts, che ha spiegato quanto importante sia comprendere i fattori che incidono sulla salute umana, modificandone le reazioni come risposta a fattori non genetici, ma indotti da condizione esterne.
Aria, acqua, cibo: tutto ciò che l’uomo incontra nel suo percorso di vita può portare a cambiamenti significativi sulla sua salute. Per questo il “One health” diventa importante e necessario. Lo si fa, studiando quelle componenti ambientali che possono contenere risposte significative per darci indicatori di cambiamento.
Il direttore generale di Arpab, Donato Ramunno, ha ricordato che salute e ambiente sono due componenti strettamente connesse e che l’impegno sul monitoraggio diventa centrale per entrambe.
Rosa Anna Cifarelli, responsabile della tematica Ambiente e Salute dell’Arpab, nonché responsabile scientifica del Progetto LucAS, ha sottolineato che non solo, di anno in anno si comunicheranno i passi e i risultati del progetto, ma che il compito di tutti i partner del progetto (Crob, Cnr, Unibas, Università ”Federico II Di Napoli”, Campus Biomedico, Associazione nazionale di epidemiologia e prevenzione) è quello di tracciare strade nuove e indicare buone prassi per mettere in pratica quanto emerge di volta in volta, dagli studi compiuti.