Regione a due facce, tra incendi negli impianti e casi virtuosi di filiera del riciclo. Al forum PolieCo di Ischia l’intervento di Sorvino ha chiarito le competenze Arpac.
Si è conclusa sabato 23 settembre a Ischia la due giorni di lavori della Nona edizione del Forum internazionale sull’economia dei rifiuti, organizzata dal PolieCo, Consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene. Tra i protagonisti dell’evento anche Arpac, rappresentata dal commissario straordinario Stefano Sorvino, che ha partecipato come relatore nella prima sessione del Forum, dedicata agli interventi di cariche istituzionali nazionali ed europee.
Certamente non di secondaria importanza per la Campania la scelta di confermare la location del Forum “Disinquinare il Mercato – il sistema del riciclo dei rifiuti plastici a vent’anni dalla nascita del PolieCo” ancora una volta ad Ischia. Il Consorzio, anche alla luce del terremoto che di recente ha colpito Casamicciola, ha voluto dare un segnale di speranza rinnovando la presenza di questo speciale momento di confronto di respiro europeo, con la convinzione che la presenza di diverse autorità possa contribuire a rilanciare, dopo i giorni del dramma, l’economia e l’immagine positiva dell’Isola verde.
Ampio e autorevole il parterre di relatori, moderatori e ospiti del Forum che comprendeva tra gli altri i magistrati Giancarlo Caselli, Gianfranco Amendola, Catello Maresca, Alessandro Milita, Renato Nitti, Roberto Rossi, Sergio Santoro, gli europarlamentari Tibor Szanyi e Nicola Caputo, i parlamentari Loredana De Pretis, Claudia Mannino, Paolo Russo, Francesco Paolo Sisto, il giornalista Alessandro Cecchi Paone, moderatore della sessione in cui è stato relatore il commissario Sorvino. E ancora, per l’Arma dei Carabinieri, i generali Alfonso Manzo e Giuseppe Vadalà (quest’ultimo commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti nel territorio nazionale).
Si è parlato in particolare di incendi di rifiuti. Desolante il quadro emerso: dal 7 maggio ad oggi ci sono stati in Italia 80 incendi che hanno colpito gli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti (se ne contano 250 in tre anni).
Proprio in merito ai roghi di quest’estate, il commissario Arpac ha confermato che i mesi estivi dell’Agenzia sono stati difficili per gli incendi, a volte boschivi, altre volte agli impianti di gestione dei rifiuti. «Arpac», ha sottolineato l’avvocato Sorvino, «opera in uno scenario territoriale complesso, ma in alcuni casi anche virtuoso».
Il commissario ha svolto una puntuale disamina su una buona pratica campana, la filiera corta del riciclo della plastica. «L’analisi dei flussi dei rifiuti plastici in Campania – ha detto Sorvino – evidenzia un complesso e frammentato sistema di gestione con un gran numero di impianti coinvolti, in alcuni dei quali (i cosiddetti CC) il materiale è solamente stoccato o magari sottoposto ad una fase di compattazione o pre-pulizia, mentre negli altri (detti CSS), vere e proprie piattaforme di valorizzazione, è ulteriormente selezionato per poter essere avviato all’industria del recupero. In Campania sono attivi 4 CSS e numerose piattaforme di compattazione (CC). Dal bilancio dei flussi in entrata e in uscita rispetto al territorio della regione – ha aggiunto il commissario – si può affermare che il sistema impiantistico regionale è in grado di garantire il riciclo della materia plastica seguendo il principio di prossimità, e che l’impiantistica esistente risulta essere tra quelle a tecnologia più avanzate in Italia». Nello scenario del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani (Prgru), a regime nel 2020 si prevede di raccogliere complessivamente 194.705 tonnellate all’anno di plastica. L’obiettivo è quello di incentivare le “best practices” di economia circolare che già sono nate e si sono sviluppate in un territorio difficile come la Campania.
Il riciclo degli imballaggi in plastica, del resto, ricopre un ruolo significativo di politica industriale volto a favorire nascita e crescita di nuove imprese, di nuovi processi di produzione e, infine, di nuove applicazioni. Concorrendo alla creazione di nuova occupazione. Un esempio, di cui si è parlato nel corso del meeting a Ischia, è l’innovativo polo di selezione e riciclo degli imballaggi in plastica di Gricignano di Aversa (Caserta). Una realtà di livello europeo che occupa una superficie di 80mila metri quadrati e 150 operai. Di elevato valore tecnologico sono anche gli altri tre impianti di selezione presenti in Campania (Caivano e San Vitaliano, in provincia di Napoli, e Battipaglia nel Salernitano).
«In questo scenario – ha chiarito Sorvino – Arpac svolge i propri compiti istituzionali partecipando innanzitutto alla fase di programmazione e pianificazione (in particolare alla redazione del Prgru), inoltre alla fase istruttoria di approvazione dei progetti degli impianti di recupero delle plastiche, e infine alla fase di verifica e controllo».
Maria Gabriella Tagliamonte – Arpa Campania – mg.tagliamonte@arpacampania.it