Convenzione tra Arpa Campania e Federico II per monitorare la fauna ittica dei fiumi. La diversità delle specie e l’abbondanza di esemplari sono indicatori di qualità degli ecosistemi.
Arpac ha stipulato una convenzione con il dipartimento di Biologia dell’università di Napoli, per il monitoraggio della fauna ittica nei principali fiumi campani. Con questo accordo tra l’ateneo federiciano e l’agenzia ambientale, si applicano in Campania le disposizioni del Testo unico sull’Ambiente che prevedono il monitoraggio dei corsi d’acqua anche attraverso lo studio delle comunità ittiche. La collaborazione con la Federico II fa sì che il personale dell’Agenzia venga formato e affiancato, nella prima fase del progetto, da un riconosciuto centro di riferimento nel campo dei monitoraggi biologici applicati alle matrici ambientali.
L’intesa tra i due enti focalizza l’attenzione su dieci punti di monitoraggio, situati in corrispondenza delle sezioni di chiusura dei fiumi più importanti della regione, tra i quali il Garigliano, il Volturno, il Sarno, il Sele, l’Alento e il Bussento. Il progetto verrà avviato nel corso dell’autunno e la diffusione dei primi risultati è prevista entro la primavera del 2018. La convenzione, il cui schema è stato approvato dall’Agenzia a luglio con deliberazione del Commissario n. 227, è stata di recente sottoscritta dalle due parti.
Il monitoraggio della fauna ittica è un ulteriore passo avanti nella valutazione dello stato ecologico dei fiumi campani, perché la diversità delle specie e l’abbondanza di esemplari sono tra gli indicatori di qualità degli ecosistemi fluviali. Misurare le concentrazioni degli inquinanti nei tessuti dei pesci è poi un altro metodo utile per valutare la qualità ambientale dei corsi d’acqua. La convenzione Arpac-Federico II è parte di un progetto più vasto, che punta a migliorare il monitoraggio ambientale delle acque interne: un progetto finanziato dalla Regione Campania.