In questo periodo dell’anno il laboratorio multisito di Arpal vede un incremento di un target ben definito di campioni: si tratta di frutta secca e cereali, per scongiurare la presenza delle micotossine (di cui avevamo già parlato su AmbienteInforma), e di bigiotteria, per la ricerca di possibili sostanze allergeniche.
Una parte degli oltre 30.000 campioni che entrano ogni anno nel laboratorio multisito Arpal viene analizzata ai fini della tutela della salute pubblica.
L’aspetto relativo alle cosiddette “allergie da contatto” è forse fra i meno noti, ma di grande attualità soprattutto in questo periodo dell’anno. Si tratta, come suggerisce il nome, di patologie provocate dal contatto con la pelle di sostanze come il nichel, che si possono trovare all’interno, ad esempio, dei prodotti di bigiotteria, ma non devono superare certi valori stabiliti dalla normativa.
In fase pre natalizia è dunque particolarmente importante questo tipo di attività preventiva, ed è cresciuto nell’ultimo mese il numero di oggetti prelevati dalle diverse Asl sul territorio regionale; l’ultima partita di bracciali, orecchini, collane e cinturini d’orologio è in arrivo dal mercato imperiese.
I controlli sulla presenza di nichel sono effettuati nell’ambito del regolamento europeo Reach, una norma adottata nel vecchio continente per proteggere meglio la salute dell’uomo e l’ambiente dai rischi delle sostanze chimiche.
Il Reach si applica a tutte le sostanze chimiche, non solo quando sono utilizzate nei processi industriali, ma anche quando sono adoperate quotidianamente, ad esempio nei detergenti, nelle vernici, nelle colle, o quando presenti negli articoli come abiti, mobili, elettrodomestici, scarpe, vestiti e, appunto, bigiotteria.
Per approfondire, guarda l’intervista al tecnico Arpal, con la spiegazione delle analisi, effettuate con il campione immerso una settimana a 37°C in una soluzione di sudore artificiale, e dei limiti previsti dalla norma.