Arpa Sicilia effettua il monitoraggio del Mar Ionio

La costa ionica, da Messina a Siracusa, nel corso del 2017 ha visto impegnati in campo i biologi marini della Struttura Territoriale di Siracusa nel monitoraggio delle acque marino-costiere secondo D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. e D.M. 260/2010, nell’ambito della Convenzione tra L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale ed il Dipartimento Acque e Rifiuti.

Il Piano di Monitoraggio del Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sicilia individua ARPA quale Ente strumentale deputato a garantire l’attuazione del monitoraggio istituzionale delle acque marino-costiere secondo la Direttiva 2000/60/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, recepita in Italia con D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. e D.M. 260/2010. A tal fine, la Struttura Territoriale di Siracusa, a seguito della Convenzione tra l’Agenzia ed il Dipartimento Acque e Rifiuti, coopera con la Struttura Tecnica 3 Area Mare e la Struttura Territoriale di Ragusa.

La suddetta attività si svolge sotto la supervisione del direttore della S.T. di Siracusa, e vede impegnati i tre biologi marini assegnati alla Struttura, esperti per gli Elementi di Qualità Biologica (EQB) delle acque marino-costiere.

L’area di competenza della S.T. di Siracusa si estende su tutto il versante ionico della Sicilia, da Messina a Siracusa, il quale è stato suddiviso in 8 corpi idrici (dal n. 12 al n. 19), di cui 6 C.I. secondo analisi di impatto risultano “non a rischio” e pertanto sono soggetti ad un monitoraggio di “Sorveglianza”, e 2 C.I. considerati “a rischio” sono sottoposti ad un monitoraggio “Operativo”. Le indagini si sviluppano su transetti costa-largo, costituiti da 2 stazioni denominate A (posta a circa 0.27 Mn dalla costa) e B (posta a circa 1 Mn dalla costa).

Le attività svolte dalla S.T. di Siracusa nel corso dell’anno 2017, come previsto dal Progetto, sono state:

  • 96 prelievi di acqua superficiale e 96 prelievi di acqua in profondità per la quantificazione della concentrazione dei nutrienti, eseguiti presso le stazioni A e B di ogni transetto e per mezzo di bottiglia Niskin;
  • contestualmente ai prelievi, sono stati rilevati i parametri chimico-fisici in colonna d’acqua per mezzo di sonda multiparametrica Idronaut Ocean Seven 316 Plus e la trasparenza con disco di Secchi;
  • normalizzazione di 96 profili sonda raccolti nell’ambito di 6 campagne di idrologia;
  • 48 campionamenti di acqua superficiale per la determinazione degli EQB Fitoplancton e Clorofilla-a, presso le stazioni A e con cadenza bimestrale;
  • Visual census in continuo delle comunità macroalgali della frangia infralitorale per circa 120 km per Indice CarLit, nel periodo fine aprile – inizio luglio;
  • 48 campionamenti di acqua superficiale presso le stazioni A, con cadenza stagionale e mensile, per la ricerca dei microinquinanti organici ed inorganici previsti dal DM 260/2010 e dal D.Lgs. 172/2015;
  • prelievi di sedimento presso le stazioni più vicine alla costa, tramite benna Van Veen, per le determinazioni chimiche annuali previste dalla normativa, e di cui un’aliquota dei C.I. n. 17 e 18, su cui si effettua un monitoraggio di tipo “operativo”, è stata destinata ai saggi ecotossicologici;
  • 32 prelievi di sedimento presso le stazioni A e B, con cadenza semestrale, eseguiti tramite benna Van Veen da 15 L e destinati alla determinazione dell’EQB macrozoobenthos.

Ad oggi sono state rispettate le periodicità previste dalla normativa vigente ed i campionamenti effettuati avranno come fine ultimo l’elaborazione, già in itinere, degli Indici sintetici con cui rappresentare la “Qualità dei corpi idrici dell’ambiente marino costiero”, ovvero:

1) M-AMBI (Multivariate Marine Biotic Index), che tiene conto del rapporto tra taxa sensibili di Macroinvertebrati Bentonici e taxa tolleranti, della diversità biologica e della composizione ed abbondanza delle specie;

2) CARLIT (CARtografia LITorale), metodo cartografico basato sull’osservazione delle comunità macroalgali che si sviluppano sulle scogliere superficiali in relazione alle caratteristiche geomorfologiche rilevate, i cui dati raccolti saranno inseriti all’interno di Sistemi di Informazione Geografica (GIS);

3) PREI (Posidonia oceanica Rapid Easy Index), basato sulla densità della prateria, la superficie fogliare, il rapporto tra la biomassa degli epifiti di P. oceanica e la biomassa fogliare;

4) Fitoplancton, restituito come composizione (genere e specie), abbondanza (cell/L) e biomassa (concentrazione di clorofilla-a, espresso in mg/m3).

A cura di: Andrea Nicastro, Daniela Rinaudello, Marcello Romeo – Struttura Territoriale ARPA Sicilia di Siracusa

13 pensieri su “Arpa Sicilia effettua il monitoraggio del Mar Ionio

  1. Finalmente qualcosa che in Sicilia funziona perfettamente in sintonia con il dettato legislativo nazionale ed Europeo. Speriamo, adesso, che il nuovo Governo Regionale tuteli queste strutture continuando ad alimentarle con esperti e con personale all’altezza della situazione.

  2. Finalmente qualcosa che funziona.
    Speriamo che il governo siciliano continui su questi impegni…bonificando anche altre coste della nostra bella Sicilia.

  3. Menomale che ci sono… è speriamo che ci restino! Il monitoraggio delle nostre coste è veramente importante x verificare lo stato delle nostre acque.

  4. Questo servizio è molto importante, sia per lo stato di salute delle coste ‘trattate’ e sia perché ci permette di essere competitivi con gli altri Paesi. Dal tipo e dal numero degli interventi descritti si può, chiaramente e senza ombra di dubbio calcuno, affermare che si tratta di un lavoro ad alta specializzazione tecnico/scientifica e che sarebbe un vero peccato se dovesse essere interrotto. Pertanto sono fiducioso che tale iniziativa vada rafforzata e integrata, estendendola a tutte le coste della Regione Siciliana.

  5. Questo servizio è molto importante, sia per lo stato di salute delle coste ‘trattate’ e sia perché ci permette di essere competitivi con gli altri Paesi. Dal tipo e dal numero degli interventi descritti si può, chiaramente e senza ombra di dubbio alcuno, affermare che si tratta di un lavoro ad alta specializzazione tecnico/scientifica e che sarebbe un vero peccato se dovesse essere interrotto. Pertanto sono fiducioso che tale iniziativa vada rafforzata e integrata, estendendola a tutte le coste della Regione Siciliana.

  6. Mi auguro che la nuova amministrazione regionale capisca l’importanza del monitoraggio delle acque costiere, peraltro prevista dagli ordinamenti europei e recepiti dalla legislazione italiana.

  7. Non lasciamoci scappare via dall’Italia questi professionisti ed ancor più dalla Sicilia!!! Questi biologi potrebbero risolvere, se lo permettete loro, tanti problemi e farci risparmiare ulteriori sanzioni dall’Europa. Ancora complimenti!!! Sappiamo bene quanti studi e sacrifici abbiate affrontato per diventare quello che oggi siete.AUGURI per il vostro futuro.

  8. Credo che il monitoraggio delle acque sia una di quelle attività che contribuisce a sottolineare lo stato di civiltà di un’intera regione, è per questo motivo che auspico, che anche questo governo regionale, continui ad essere sensibile a questo modo di intervento altamente professionale, che ha permesso e permetterà interventi efficaci a salvaguardia delle nostre coste.

  9. Ottimo lavoro! speriamo che la Regione Sicilia continui a lavorare con lo stesso impegno ed a portare avanti il monitoraggio dei nostri mari.

  10. Interessante e splendida iniziativa, ma i comuni cittadini gradirebbero sapere lo stato di salute effettivo dei luoghi esaminati. Magari con una terminologia semplice e comprensibile a tutti. Perché è corretto investire per la comunità e per la salute di tutti, luoghi e cittadini, ma è altrettanto corretto conoscere pubblicamente i “singoli” dati, darebbe più soddisfazione al cittadino comune, che in qualche modo ha contributo attraverso il pagamento delle tasse. Grazie e se sarà possibile buona continuazione

  11. Complimenti! un’equipe tecnica molto competente e specializzata in grado di fornire dati rispettando i tempi previsti dalla normativa! Non si può non applaudire l’alto livello scientifico del lavoro svolto, con serietà ed esperienza!

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