In accordo con il Piano nazionale della prevenzione 2015/2018, la rete EpiAmbNet coinvolge Aziende sanitarie e Agenzie ambientali nella costruzione di sinergie per lo scambio delle esperienze e l’integrazione dei saperi. Il primo incontro nazionale si è svolto a Bologna lo scorso novembre; in Ecoscienza 6/2017 i contributi di alcuni relatori.
Il Piano nazionale della prevenzione 2015/2018 prevede di “ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute” attraverso la “costruzione di una strategia nazionale per il coordinamento e l’integrazione delle politiche e delle azioni nazionali e regionali in campo ambientale e sanitario”.
Sempre più complesse sono le emergenze che implicano il coinvolgimento di competenze multidisciplinari e multi-professionali, anche nel campo della comunicazione dei rischi ambientali e sanitari.
Lo scorso giugno, nel corso della conferenza di Ostrava, i rappresentanti dei 53 Stati membri della Regione europea dell’Oms e delle organizzazioni internazionali e non governative hanno identificato 7 priorità sul tema ambiente e salute:
a) qualità dell’aria indoor e outdoor
b) richiamo all’accesso universale, equo e sostenibile all’acqua potabile sicura e a servizi igienici per tutti
c) minimizzazione degli effetti avversi dei prodotti chimici sulla salute umana e sull’ambiente
d) gestione dei rifiuti e i siti contaminati, per la riduzione degli effetti ambientali e sanitari avversi, dei costi e delle diseguaglianze, in un contesto di transizione verso una economia circolare
e) cambiamenti climatici, con il rafforzamento di adattamento e resilienza nei confronti dei rischi per la salute, e supporto alle misure di mitigazione previste dall’Accordo di Parigi
f) pianificazione territoriale e urbanistica, finalizzata a rendere le città più sane, inclusive e sicure
g) sostenibilità ambientale dei sistemi sanitari, chiamati a una riduzione degli impatti ambientali
In Italia sono diverse le iniziative di promozione di integrazione dei saperi e delle esperienze in corso, che prendono le mosse dalle indicazioni del Piano nazionale della prevenzione; tra queste il progetto EpiAmbNet che, attraverso la Rete nazionale di epidemiologia ambientale – formata da Aziende sanitarie, Agenzie ambientali e altri soggetti coinvolti – promuove il potenziamento e la standardizzazione delle esperienze virtuose disponibili sul territorio nazionale.
Il primo incontro nazionale della Rete si è svolto a Bologna lo scorso novembre; Ecoscienza, la rivista di Arpae Emilia-Romagna, ha pubblicato i contributi di alcuni relatori, riproposti in questo numero di AmbienteInforma:
Epidemiologia ambientale, la rete italiana EpiAmbNet (pdf)
Francesco Forastiere, responsabile del progetto EpiAmbNet
Dipartimento di Epidemiologia, Servizio sanitario regionale Lazio
La formazione sul tema salute e ambiente per gli operatori del servizio sanitario e del sistema agenziale
Carla Ancona1, Roberta Pirastu2
1. Dipartimento di Epidemiologia, Servizio sanitario regionale Lazio
2. Associazione italiana di epidemiologia
La sfida dell’integrazione per una visione di sistema
Luciana Sinisi, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra)
Studio epidemiologico o valutazione di impatto?
Fabrizio Bianchi, responsabile Unità di Epidemiologia ambientale e registri di patologia – Istituto di fisiologia clinica del Cnr, Pisa
Autorizzazioni ambientali e aspetti sanitari
Giorgio Assennato, Epidemiologo occupazionale e ambientale
Autorizzazioni ambientali e aspetti sanitari: alcune precisazioni
Giuseppe Lo Presti, direttore generale per le Valutazioni e le autorizzazioni ambientali – Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm)
Pubblicato in Ecoscienza anteprima online il 22/2/2018
Come comunicare il rischio ambientale per la salute
Paola Angelini, Servizio Prevenzione collettiva e sanità pubblica
Regione Emilia-Romagna
Prevenzione e salvaguardia delle acque potabili
Luca Lucentini1, Stefano Polesello2, Sara Valsecchi2, Maurizio Gorla3,
Marco Petitta4 , Stefano Tersigni5, Marina Vazzoler6, Filippo Mion7
1. Istituto superiore sanità (Iss), Roma
2. Istituto di ricerca sulle acque, Consiglio nazionale delle ricerche (Irsa-Cnr), Brugherio
3. Consorzio per l’acqua potabile, Cap Holding Spa, Milano
4. Università La Sapienza, Roma
5. Istituto nazionale di statistica (Istat), Roma
6. Regione Veneto
7. Arpa Veneto
La conferenza di Ostrava, le 7 priorità di Oms Europa
Annamaria Colacci, Andrea Ranzi
Arpae Emilia-Romagna
A cura di Daniela Raffaelli, Arpae Emilia-Romagna, redazione Ecoscienza