Snpa ha rendicontato tutte le attività di controllo svolte nel 2016 presso gli impianti nazionali in possesso dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e quelli assoggettati alla Direttiva Seveso.
Il Rapporto – disponibile online – è stato presentato a Roma il 19 aprile presso la sede del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri. Si tratta della seconda edizione del documento nazionale che rendiconta l’attività di controllo effettuata da Snpa presso gli impianti industriali italiani.
“L’evento odierno, che segue di poco la presentazione dell’Annuario dei dati ambientali 2017, testimonia la capacità del Sistema Nazionale di coordinare da subito le proprie risorse e competenze, nello spirito della legge che lo ha istituito – ha dichiarato il Presidente dell’ISPRA, Stefano Laporta – Il fatto che l’evento si svolga in una sede prestigiosa che l’Arma dei Carabinieri, con cui ISPRA ha recentemente sottoscritto un protocollo d’intesa, ha voluto concedere, testimonia come il Sistema possa svolgere il proprio ruolo dialogando e collaborando con tutti i soggetti coinvolti nel contesto in cui opera”.
Il Rapporto fa riferimento ai controlli effettuati nel 2016. Quanto agli impianti AIA, sono state condotte oltre 2.400 ispezioni, tra ordinarie e straordinarie: 2315 di queste visite ispettive sono state effettuate presso impianti di competenza regionale, 87, invece, presso AIA statali. Ne sono seguite circa 6.500 attività di campionamento e circa 1.300 sono state le non conformità riscontrate. In generale, le visite ispettive di competenza statale hanno coinvolto il 49% delle centrali termoelettriche presenti sul territorio nazionale, il 58% degli impianti chimici, l’86% delle raffinerie e il 27% degli impianti di compressione dei gas SNAM ed in generale hanno garantito lo svolgimento dell’85% della programmazione annuale.
Nel nostro Paese, gli impianti di competenza statale, sono soggetti ad una programmazione annuale definita da tutto il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente . Nel territorio nazionale le installazioni di competenza statale sono in gran parte rappresentate da centrali termoelettriche (82, circa il 55% dei 148 impianti autorizzati); seguono gli impianti chimici (31) e le raffinerie (15).
Parlando di controlli sugli stabilimenti Seveso, il cui inventario viene predisposto ed aggiornato ogni anno da ISPRA, si distinguono tra “soglia inferiore” e “soglia superiore” in base all’utilizzo, negli specifici processi produttivi, di sostanze pericolose in concentrazioni pari o superiori a quelle stabilite dalla norma. Per effetto di nuove modalità operative recentemente introdotte, sono in crescita le verifiche ispettive Seveso gestite a livello statale: si tratta di stabilimenti “di soglia superiore”. Su 540 stabilimenti nazionali, sono stati condotti 155 controlli ordinari e straordinari, a fronte dei 19 del 2015. Sono diminuite, al contrario, le verifiche presso gli stabilimenti di soglia inferiore (513), gestite a livello regionale, per un totale di 50 verifiche ordinarie e straordinarie (a fronte delle 64 effettuate nel 2015).
Tutte le relazioni sui controlli AIA e Seveso sono disponibili nella sezione del sito Ispra “Controlli ambientali, ispezioni e sostanze pericolose”.
Come si effettuano le ispezioni? Ricicla Tv lo racconta in un servizio realizzato in collaborazione con Ispra presso l’impianto termoelettrico della Sorgenia Termoli.