Nove Arpa, un’Appa e Ispra hanno partecipato al laboratorio di comunicazione delle emergenze ambientali che si è tenuto martedì 17 aprile 2018 a Torino nella sede di Arpa Piemonte.
Coordinata da Francesca Maffini – esperta nella comunicazione di crisi e di emergenza, responsabile dell’Ufficio Stampa del Dipartimento nazionale della Protezione civile dal 2011 al 2017 – la giornata ha visto una prima fase teorica seguita da una fase operativa con lavori di gruppo e confronto a cui hanno partecipato i comunicatori delle Agenzie e i tecnici che quotidianamente lavorano sul territorio per affrontare le emergenze antropiche e naturali che colpiscono il nostro Paese.
“L‘organo della protezione civile, che provvede a fornire informazioni alla pubblica opinione circa la previsione, l’entità o la natura di paventati eventi rischiosi per la pubblica incolumità, esercita una concreta funzione operativa di prevenzione e di protezione, ed è a tal fine tenuto ad adeguare il contenuto della comunicazione pubblica ad un livello ottimale di trasparenza e correttezza scientifica delle informazioni diffuse, e ad adattare il linguaggio comunicativo ai canoni della chiarezza, oggettiva comprensibilità e inequivocità espressiva“. (https://www.penalecontemporaneo.it/d/3672)
I lavori sono partiti da questa sentenza della Corte di Cassazione riguardante il terremoto dell’Aquila, per esporre, discutere ed elaborare linee guida di cui il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente si dovrà dotare per comunicare in modo uniforme ed efficace le emergenze ambientali a livello regionale, interregionale e nazionale.
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Tutte le Agenzie presenti sul territorio comunicano quando, nella propria regione, intervengono per eventi più o meno gravi, che coinvolgono l’ambiente. Confrontare le modalità di comunicazione, scegliere le migliori pratiche per creare delle linee guida e metterle a sistema era l’obiettivo della giornata.
Perché se comunicare è d’obbligo, creare, condividere e attuare in tutta Italia la stessa procedura comunicativa è una garanzia per il cittadino, per i media, e per gli enti, perché da Aosta a Taranto, da Bolzano a Catania, potranno sapere cosa sta succedendo e come si sta operando.
Il laboratorio di comunicazione, partendo dalla teoria, attraverso i lavori di gruppo, le discussioni e i confronti, ha fornito le basi per la stesura delle linee guida a cui tutto il Sistema collaborerà per redigere un documento condiviso e a misura di tutte le singole realtà.
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