Il problema dell’amianto assume ai giorni nostri un carattere di estrema attualità poiché tocca aspetti sanitari, ambientali e sociali. Arpa FVG ha consolidato nel tempo, soprattutto negli ultimi anni, il proprio ruolo istituzionale in tema di amianto, proponendosi come soggetto pubblico deputato principalmente al presidio della componente ambientale. L’Agenzia è impegnata nella mappatura dell’amianto ancora presente sul territorio e nel monitoraggio delle fibre di amianto nell’aria.
Monitoraggio di fibre di amianto nell’aria
I dati di monitoraggio delle fibre aerodisperse in ambiente outdoor raccolti da Arpa FVG a partire dal 2016 evidenziano concentrazioni ambientali estremamente basse, nonostante la massiccia presenza sul territorio regionale di coperture, reti acquedottistiche e manufatti costituiti da materiali contenenti amianto risalenti agli anni del boom edilizio.
La sola presenza di un manufatto di cemento amianto sul territorio (per esempio una copertura in Eternit) non rappresenta necessariamente la sussistenza di un rischio per la salute umana che, come noto, è invece associato alla presenza di fibre libere aerodisperse. Arpa FVG, forte della competenza maturata nel settore, è in grado di provvedere autonomamente sia per quanto attiene la fase di campionamento sia per la fase di analisi con microscopia elettronica a scansione (SEM).
Arpa FVG ha attivato un innovativo percorso di monitoraggio ambientale effettuando inizialmente una serie di campionamenti in alcune zone ritenute maggiormente significative ubicate nel territorio della provincia di Trieste. In particolare sono stati monitorati 80 punti, di cui 39 individuati nei comuni di Trieste e Sgonico e 41 nell’ area portuale triestina. Inoltre, è stato avviato un programma di monitoraggio delle aree militari dismesse che ha interessato 8 siti per 63 punti complessivi di rilevamento.
I dati finora raccolti non hanno evidenziato in alcun caso superamenti del limite massimo di 2 fibre/litro previsto dal DM 06/09/1994 per la restituzione degli ambienti bonificati, attestandosi mediamente a valori molto inferiori a tale limite.
Nello stesso periodo Arpa FVG è stata anche impegnata in 6 interventi di monitoraggio dell’amianto aerodisperso con 18 prelievi puntuali per verificare situazioni di rischio espositivo a seguito di eventi incidentali (crolli, incendi, ecc.).
Mappatura di coperture in cemento-amianto
Oltre alle attività di monitoraggio delle fibre di amianto aerodisperse l’Agenzia è stata impegnata in censimenti e mappature di coperture in cemento-amianto ancora in opera (così detto Eternit): è stata evidenziata la presenza di circa 2.300.000 m2 di coperture, corrispondenti alla superficie di circa 310 campi da calcio. Queste attività conoscitive, per ragioni operative, hanno interessato solamente le strutture in cemento-amianto dei capannoni artigianali/ industriali e non quelle delle abitazioni private, fornendo quindi una sottostima della reale situazione esistente che risulta ancora oggi poco nota.
La quantificazione e georeferenziazione delle coperture in cemento-amianto è stata successivamente integrata con un importante elemento qualificante denominato “indice di priorità di intervento” (definito in dettaglio con DM 101/2003). Questo indice, frutto di un algoritmo di calcolo basato su 20 parametri caratteristici di ogni singolo manufatto di amianto oggetto di mappatura, ha permesso di ottenere una sorta di “ordinamento” di tutte le strutture secondo quella che è la loro priorità in caso di intervento di bonifica. Tale indice rappresenta in ambito regionale l’elemento discriminante per l’erogazione dei contributi economici destinati ai lavori di rimozione dell’amianto in opera.
Inoltre, mediante una collaborazione tra Arpa FVG e Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera (CGCCP-DM FVG), è stato possibile individuare le coperture in cemento amianto mediante telerilevamento multispettrale, grazie ad un approccio sperimentale che ha previsto un sorvolo aereo di una vasta area del territorio regionale e ha fornito uno specifico dettaglio sulle città di Trieste e Monfalcone. Sono attualmente in corso le attività di interpretazione e validazione dei dati rilevati, che Arpa FVG sta conducendo mediante una collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste.
Condivisione dei dati e comunicazione
Dalla primavera del 2017 è disponibile un nuovo strumento informativo denominato ARAM (Archivio Regionale AMianto) il quale mette in rete le informazioni raccolte sulla presenza di amianto nel territorio regionale e sullo stato delle bonifiche, rendendole fruibili da Regione, Enti Locali, Arpa FVG e Aziende Sanitarie, oltre che dal Ministero dell’Ambiente.
Inoltre, in tema di comunicazione e divulgazione, sono state effettuate negli ultimi anni numerose iniziative rivolte alle amministrazioni e ai cittadini: nel 2015 a Trieste si è tenuta la VI Conferenza regionale sull’amianto; nel gennaio 2017 è stata pubblicata la brochure “Conoscere l’amianto”, strumento divulgativo rivolto al cittadino dove si trovano le informazioni pratiche di carattere tecnico, sanitario e assistenziale concernenti l’amianto; in aprile dello stesso anno si è svolto a Monfalcone il primo convegno in Italia sul tema delle Fibre Artificiali Vetrose; nel mese di giugno 2017, sempre a Monfalcone, si è tenuta la seconda tappa del “Tour Città Amianto Zero”, un progetto nato da un’idea dell’ANCI coordinato dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Piemonte, al quale ha aderito come partner locale anche Arpa FVG; infine, il 2017 si è chiuso in settembre ancora a Monfalcone con la VII Conferenza regionale amianto, una due giorni ricca di interventi e di approfondimenti sugli aspetti giuridici, sanitari, sociali e ambientali in tema di amianto.
Arpa FVG continuerà nelle attività di comunicazione e condivisione dei dati, di monitoraggio, estendendo progressivamente l’area di indagine, e di mappatura degli edifici contenenti amianto, anche attraverso tecnologie avanzate e innovative come il telerilevamento aereo.