Vista la forte vocazione turistica dell’Emilia-Romagna, che nel 2017 vanta quasi 57 milioni di presenze (+6,3% rispetto al 2016), è senza dubbio necessario un forte e costante impegno dell’Agenzia nella tutela ambientale di ecosistemi sottoposti a flussi turistici così importanti.
Il tema del turismo sostenibile rientra tra le funzioni cui l’Agenzia si dedica come parte del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente (Snpa) istituito con la legge 132/2016; proprio in un’ottica di rapporto tra turismo e ambiente risulta infatti possibile interpretare le funzioni di controllo delle pressioni sull’ambiente derivanti fenomeni di origine antropica, nonché il supporto all’applicazione di procedure di certificazione della qualità ecologica di prodotti e sistemi di produzione. Il Sistema quindi ci chiama sostanzialmente a valutazioni mirate anche al settore turistico e data la vocazione del nostro territorio, che nel 2017 vanta quasi 57 milioni di presenze, in aumento del 6,3% rispetto al 2016, è senza dubbio necessario un forte impegno dell’Agenzia nella tutela ambientale di ecosistemi sottoposti a flussi turistici così importanti.
La tematica era tuttavia già stata oggetto di interesse sia da parte di Arpae sia del Sistema agenziale tramite la Rete dei referenti Emas/Ecolabel/Gpp istituita nel 2013. Dal 2002 Arpae aveva infatti affrontato la gestione degli impatti del turismo, sia attraverso progetti per lo studio dell’Ecolabel UE applicato alla ricettività turistica – che hanno portato al primo hotel a marchio in Italia nel 2005 – sia studiando i cambiamenti sullo stato dell’ambiente legati al turismo, i cui risultati sono stati pubblicati nel 2015 nel Report turistico ambientale della provincia di Rimini.
A livello nazionale, la Rete dei referenti Emas/Ecolabel/Gpp del Sistema Agenziale, cui Arpae ha partecipato attivamente, si era occupata di turismo sostenibile elaborando un output focalizzato interamente sulla ricettività turistica e sulle azioni prioritarie per la promozione di strumenti EU di qualificazione ecologica applicabili (Doc n.70-CF, 15 marzo 2016, Linee guida su Emas ed Ecolabel UE nel settore turismo, approvato in sperimentazione per 3 anni).
Attualmente, Arpae garantisce la diffusione, su web aziendale, delle informazioni inerenti i marchi europei Ecolabel UE ed Emas ed è in corso di elaborazione l’aggiornamento dei dati del Report turistico ambientale, con allargamento del campo di applicazione a tutte le province costiere.
Tuttavia, importanti novità sono derivate dalla collaborazione dell’Agenzia con il Servizio Turismo, commercio e sport della Regione Emilia-Romagna, sia in tema di diffusione degli strumenti di sostenibilità sia attraverso attività a progetto.
Nel 2017 si è infatti organizzato, con anche il contributo di Ispra, un’iniziativa dedicata all’Ecolabel UE (Verso un turismo sostenibile: i nuovi criteri Ecolabel UE per le strutture ricettive, Bologna 23 maggio 2017) che ha consentito un ampio confronto con tutti gli stakeholder interessati.
Inoltre, nel contesto di progetti europei cui la Regione partecipa, Arpae supporta il gruppo tecnico di attuazione regionale del progetto Interreg MED 2014-2020 CASTWATER, Coastal areas sustainable tourism water management in the Mediterranean, ed è partner associato del progetto Interreg MED 2014-2020 INHERIT, Sustainable tourism strategies to conserve and valorise the mediterranean coastal and maritime natural heritage. Nell’ambito del progetto CASTWATER Arpae partecipa alla definizioni degli indicatori di utilizzo della risorsa idrica applicabili alle SMEs, mentre relativamente al progetto INHERIT fornirà supporto alla definizione delle politiche per lo sviluppo del turismo sostenibile per la salvaguardia del patrimonio naturale.
L’Agenzia ha anche attivato un proficuo scambio con l’Università di Bologna Campus di Rimini, che ha consentito, tramite tirocini curricolari, di mettere a disposizione la competenza dell’Agenzia in tema di impatti del turismo e strumenti di sostenibilità per il settore della ricettività turistica.
Un turismo che rispetti l’ambiente richiede uno sforzo integrato di qualificazione dell’offerta turistico-ricettiva, basato su una partecipazione consapevole di tutti gli stakeholder, associata a un ruolo forte delle istituzioni, ed è in questo senso che Arpae interfacciandosi con il Snpa, la Regione e l’Università sta operando.
Per quanto attiene la certificazione ambientale delle imprese turistiche è tuttavia necessaria una puntualizzazione: l’Europa dispone di più programmi di certificazione “verde” di qualsiasi altro continente e anche in Emilia Romagna sono fioriti molteplici schemi “green” per la ricettività turistica, in parte legati alla concessione del marchio di un Parco, in parte alla presenza sul territorio di altri interlocutori (ad es. Tripadvisor, Legambiente, Federparchi, Unesco ecc.).
In un panorama così variegato è difficile che le associazioni di categoria, le strutture ricettive e il turista possano orientarsi. E’ quindi compito delle istituzioni garantire da un lato una promozione capillare degli strumenti prioritari voluti dalle politiche europee, e dall’altro un impegno concreto nel rendere tali strumenti appetibili, supportandoli con un adeguato sistema di benefici, incentivi ed agevolazioni a livello nazionale/regionale. Va evidenziato infatti che un’organizzazione che opera secondo criteri di ecoefficienza interiorizza dei costi che altrimenti graverebbero sulla collettività e, quindi, sulla Pubblica amministrazione e va tenuto altresì presente che nelle regioni in cui è stata adottata una buona combinazione di provvedimenti agevolatori, si è osservato un deciso incremento delle certificazioni ambientali che ha, a sua volta, attivato un “circolo virtuoso”.
A cura di Paola Silingardi, Helga Tenaglia, Simona Coppi, Alberto Capra
Arpae Emilia-Romagna
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