La Giunta provinciale della Provincia di Trento ha approvato il nuovo Piano provinciale di tutela della qualità dell’aria (d.G.P. n.1387 del 1 agosto 2018), elaborato dall‘Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (Appa). Il Piano è lo strumento di cui si dota la Provincia per pianificare le misure necessarie ad agire sulle principali sorgenti emissive che influenzano la qualità dell’aria ed assicurare un elevato livello di tutela dell’ambiente e della salute umana.
Secondo gli standard di riferimento, la qualità dell’aria in Trentino è buona e le concentrazioni di inquinanti in atmosfera mostrano, negli ultimi anni, trend di miglioramento.
Il costante monitoraggio sul territorio evidenzia però delle criticità ancora aperte nelle concentrazioni di biossido di azoto, in prossimità delle arterie stradali più trafficate, di benzo(a)pirene e polveri sottili, legate principalmente al riscaldamento domestico a legna, e di ozono, inquinante secondario, riconducibile a fenomeni di vasta scala e fortemente influenzati da variabili meteorologiche.
Il processo partecipativo
Dopo l’adozione del Piano in via preliminare dello scorso novembre, è stata avviata un’articolata fase di partecipazione e consultazione pubblica, con il coinvolgimento delle strutture provinciali competenti, delle Regioni e Province Autonome confinanti, degli enti locali (Comuni e Consiglio delle autonomie locali), di associazioni ambientaliste, associazioni di categoria, di enti di ricerca, ecc. Tutte le realtà che hanno ritenuto di esprimersi lo hanno fatto con un parere favorevole.
La partecipazione è stata aperta alla cittadinanza che ha avuto la possibilità di esprimersi tramite lo strumento di partecipazione online “IoPartecipo” (https://pianoaria.partecipa.tn.it/), attivato per 2 mesi, dal 22 gennaio al 23 marzo 2018. Sono stati registrati 47 contributi scritti, tra nuove proposte e commenti alle misure del Piano. Le risposte puntuali a ciascuna osservazione sono oggetto di un report dedicato, disponibile sul sito dell’Agenzia.
Le misure del Piano
Il Piano interviene con strategie e misure su 5 settori di intervento:
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settore civile-energetico: le misure riguardano il risparmio energetico e la riqualificazione edilizia, il rinnovo degli impianti termici a legna con sistemi di ultima generazione, la diffusione di buone pratiche per un uso ottimale dell’impianto domestico a legna e la valorizzazione di personale specializzato presente sul territorio, come fumisti e spazzacamini;
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settore trasporti e mobilità sostenibile: promozione della diffusione di mezzi elettrici e a basse emissioni (metano, GPL, idrogeno), della gestione dinamica dei limiti di velocità lungo l’autostrada A22, della mobilità sostenibile al fine di ridurre l’uso del mezzo privato tramite, ad esempio, il miglioramento del servizio di trasporto pubblico locale e la promozione dell’uso della bicicletta. Per ridurre le emissioni del trasporto merci, si supporta l’intermodalità e il passaggio dalla gomma alla rotaia per i trasporti di lunga distanza;
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settore produttivo-industriale: adozione delle migliori tecniche disponibili (BAT) e tempestivo aggiornamento delle autorizzazioni ambientali nei diversi settori produttivi;
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settore agro-zootecnico: le misure puntano a favorire la diffusione buone pratiche gestionali sui ricoveri del bestiame e sul metodo di stoccaggio e spandimento delle deiezioni;
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settore comunicazione, educazione e partecipazione: le misure spaziano dal miglioramento della comunicazione sui temi di qualità dell’aria fra pubblica amministrazione e cittadino, al potenziamento del programma di formazione ed educazione promosso nelle scuole trentine. Il Piano promuove approcci inclusivi e partecipati, coinvolgendo i cittadini e le comunità locali, con l’obiettivo di rendere più consapevole e attivo il cittadino nella gestione del territorio gestendo in modo efficace i potenziali conflitti ambientali.
Per approfondire:
http://www.appa.provincia.tn.it/pianificazione/Piano_tutela_aria/-Pianotutela_aria_2018/
una giunta così impegnata a preoccuparsi della qualità dell’aria da una parte e del massacro di lupi e orsi dall’altro non si era mai vista