Presentato a Roma il Primo Rapporto sullo stato del bacino del Tevere, realizzato dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale con la collaborazione di Ispra e Protezione civile.
All’indomani dell’emergenza maltempo che ha colpito l’Italia da nord a sud si torna a parlare del Tevere e a valutare quali danni provocherebbero un’alluvione e un’esondazione del fiume nel territorio della Capitale. A Roma sono 250 mila le persone a rischio e nel caso di un’evento climatico estremo si stimano danni pari a 27 miliardi di euro.
Il Presidente dell’Ispra Stefano Laporta ha presentato nel corso del convegno, che si è svolto a Roma lo scorso 14 novembre presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, un quadro sul dissesto idrogeologico, i beni culturali a rischio, lo stato dei fiumi e dei laghi in Italia, a partire dai dati dell’ultimo rapporto presentato dall’Istituto lo scorso luglio alla Camera dei deputati.
#Circa 40 mila i #monumenti a rischio #inondazione, di cui più di 31 mila si trovano in zone potenzialmente allagabili anche nello scenario a media probabilità. Stati generali del Tevere: @ISPRA_Press presenta la mappa dei beni culturali a rischio pic.twitter.com/xPgntRM3BU
— ISPRA – Ist. Sup. Protezione e Ricerca Ambientale (@ISPRA_Press) November 14, 2018
"Il 43% dei nostri corpi #idrici #fluviali è in stato ecologico buono o elevato, il 41% è in stato inferiore al buono: per il 50% circa di questi ultimi, è previsto si raggiunga un buono stato per il 2020". Presidente @ISPRA_Press #Laporta a Stati generali del Tevere. @alebratti pic.twitter.com/M2xdEKrf6i
— ISPRA – Ist. Sup. Protezione e Ricerca Ambientale (@ISPRA_Press) November 14, 2018
complimenti per l’ottimo lavoro svolto.