Si è svolta a Milano, mercoledì 28 novembre, la II edizione di Ecoforum Rifiuti, organizzato da Legambiente e dedicato all’economia circolare dei rifiuti. Una giornata di confronto fra i rappresentanti di Legambiente, aziende, associazioni, scuole e istituzioni dedicata alle buone pratiche, alle innovazioni tecnologiche e alle nuove prospettive nell’ambito dell’economia circolare. L’incontro, durante il quale si è fatto il punto sui diversi materiali con cui convivere: plastica, bioplastica e frazione organica e sul ciclo dei rifiuti nel mondo dell’economia e della ricerca, ha rappresentato anche un’occasione importante per evidenziare il successo delle buone pratiche lombarde nel campo della gestione dei rifiuti.
Secondo il RAPPORTO di Legambiente Lombardia – giunto alla XXV edizione e realizzato in collaborazione con l’Osservatorio Rifiuti Sovraregionale di Arpa Lombardia – quest’anno sono infatti ben 299 i “Comuni Ricicloni” lombardi, quarantuno in più dell’anno scorso.
Al convegno, oltre all’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, e all’assessore alla Mobilità e Ambiente del comune di Milano, Marco Granelli, è intervenuto il direttore generale di Arpa Lombardia, Michele Camisasca, che ha mostrato apprezzamento per la giornata che si è svolta in un momento particolare per la storia dell’Agenzia. Da qualche settimana, infatti, Legambiente, insieme ad Anci e altri soggetti, fa parte del Comitato di Indirizzo: il nuovo organo consultivo presieduto da Raffaele Cattaneo, introdotto a seguito delle recenti modifiche alla Legge istitutiva 16/99 di ARPA Lombardia.
“Uno strumento importante – ha ricordato Camisasca – che permette ancor più di ascoltare e confrontarsi recependo sia le istanze che provengono dal mondo delle autonomie locali sia quelle del mondo dell’associazionismo. Questo, infatti, è il tema centrale. Il dialogo fra soggetti diversi ha portato la Lombardia a essere avanti. Un dato oggettivo che ha dato il via a un modello lombardo, all’avanguardia”.
Il direttore ha ricordato come una delle componenti principali di questo modello d’eccellenza sia rappresentata anche dal sistema O.R.SO. (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale). Uno strumento importante che ha fatto scuola e che, dal 2016, si è diffuso in quasi tutta Italia. Questo database, che contiene informazioni e dati per monitorare la gestione dei rifiuti in tutti i suoi aspetti, grazie alla sua interoperabilità con altri sistemi informatici e l’adeguamento costante al contesto normativo, è un riferimento fondamentale per statistiche e pianificazione; un ruolo di primo piano riconosciuto anche da diversi Enti e soggetti.
“Oggi mi permetto di lanciare l’hashtag #diffondiorso – ha sottolineato Camisasca – questo sistema, già utilizzato da quattordici regioni, è attualmente in fase di sperimentazione in altre due. I dati che noi possiamo mettere a disposizione della collettività sono fondamentali, anche per fare delle scelte importanti a livello nazionale. Da questo punto di vista, crediamo che il modello che si sta diffondendo anche nelle altre regioni possa diventare un osservatorio nazionale e una ricchezza per tutto il Paese”.
Maggiori informazioni su O.R.SO. a questo link: https://orso.arpalombardia.it/