È trionfata per il sapiente connubio di ambiente e cultura Matera Capitale Europea della Cultura 2019 la cui designazione è avvenuta il 19 gennaio in una cerimonia ufficiale alla presenza delle più alte cariche dello Stato civili e militari.
Altrettanto nota come Città dei Sassi, è Patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1993; il nucleo urbano originario, sviluppatosi a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia sono state successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali: il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano.
Matera grazie all ‘ ”Intento in prima linea di impegnarsi a rendere accessibile la cultura attraverso nuove tecnologie e apprendimento, alla progettazione che coinvolgerà artisti e operatori culturali provenienti dal Mediterraneo orientale e del Sud e , tra gli altri, all’iniziativa dei cittadini sviluppata in un elemento centrale formale della città e della pianificazione della Regione” ha impressionato la commissione giudicante europea che ha officiato il riconoscimento il 17 ottobre 2014 .
E’ la prima città del Sud ad essere insignita del prestigioso titolo, avendo sbaragliato Lecce, Ravenna, Cagliari, Perugia e Siena.
A condividere l’onore è Plovdiv città della Bulgaria,gemellata.
I progetti evidenziati nel dossier includono “aspetti culturali europei con caratteri comuni come ad esempio la luce, i rumori e le città rurali abbandonate.”
Valore aggiunto il coinvolgimento attivo dei cittadini che non solo, in maniera del tutto originale, hanno ospitato nelle proprie abitazioni i 13 membri della giuria internazionale di selezione ( 6 italiani e 7 stranieri) facendo conoscere dal vivo tradizioni e quotidianità e il cambiamento di usi e costumi già in corso ma anche gli obiettivi sociali inseriti nel programma di sviluppo. Anche il rapporto Ispra per la “Qualità dell’ambiente urbano 2018” riconosce ancora una volta la Città dei Sassi con buon livello di infrastrutture verdi, acqua, trasporto e mobilità . Positivo anche il tasso di natalità delle imprese e il numero delle presenze (67,2 per cento ). Registrati valori superiori al 2016-2017 in termini di esercizi ricettivi complessivi.
La disponibilità di verde pubblico pro capite e di verde storico,inoltre, è particolarmente elevata a Matera (996,8 m 2 /ab) patrimonio di grande valore culturale, estetico e paesaggistico.
Matera detiene il 98,4 per cento giustificato per la presenza del Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri, che oltre a rappresentare la quasi totalità del verde urbano, ricade anche fra le aree naturali protette (vincolato ai sensi dell’art. 10 del D. Lgs. 42/2004).
“Open future” lo slogan scelto per un senso di responsabilità collettiva e per riscattare un capoluogo passato alla ribalta come “vergogna nazionale” negli anni Cinquanta . E proprio da queste parole, dinanzi al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella,al Ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli hanno esordito il sindaco Raffaello De Ruggiero e il presidente della Fondazione Matera 2019 Salvatore Adduce : “E’ stato recuperato il senso di appartenenza e il protagonismo dei suoi cittadini, riconoscendo i propri valori e la cultura che si declina in energia sociale”. Con questo riconoscimento si parte per “Costruire dal Mezzogiorno e per il Mezzogiorno il modello vincente da offrire all’Italia e all’Europa” .
Dopo la presentazione durante la mattinata del programma nella serra di Cava del Sole alla presenza delle istituzioni locali, nazionali ed europee , con il commissario europeo per l’educazione e la cultura Tibor Navracsics che ha consegnato una targa e un diploma al primo cittadino di Matera, si è svolta la festa partecipata e acclamata. Tra le tantissime manifestazioni la suggestiva Open Lights, la cerimonia pomeridiana svoltasi fra Sasso Barisano, Sasso Caveoso e piazza Duomo. Al calare del sole, infatti, il Sasso Barisano, come una meteora, è diventato uno specchio rilucendo di migliaia di lumini grazie al progetto “Matera Cielo Stellato”. Da piazza Duomo, invece, hanno risuonato le voci di due cori polifonici materani durante le evoluzioni acrobatiche della Compagnia dei folli, mentre nel Sasso Caveoso hanno fatto da contrappunto le installazioni tecnologiche di Lumen/Social Light.
Poi la seguitissima diretta Rai 1 presentata da Gigi Proietti per suggellare il momento culturale- istituzionale e gran finale con l’attesissimo spettacolo dei fuochi d’artificio dietro alla Murgia.
La programmazione culturale prevede 48 settimane di eventi, l’ 80 per cento originale, a partire dal 19 gennaio e fino al 20 dicembre 2019 con il coinvolgimento di cinquemila materani e lucani, ventisette Paesi europei coinvolti e tutte le regioni italiane, direttamente e indirettamente.
Indimenticabile la cerimonia di apertura che ha visto esibirsi 39 bande musicali da tutta Europa e animare l’intera città, dalle periferie al centro.
Sono cinque i temi ideati per Matera 2019 da svilupparsi durante l’anno :
- Riflessioni e connessioni,
- Futuro remoto,
- Radici e percorsi,
- Utopie e distopie,
- Continuità e rotture.