Serate splendide in questi giorni in Veneto per valutare la brillanza. La rete di centraline presenti nel territorio regionale misura l’alterazione della luminosità del cielo notturno rispetto alla componente di luce naturale.
L’alterazione della componente naturale di luminosità del cielo è causata dall’inquinamento luminoso prodotto dagli impianti di illuminazione artificiale, fenomeno in rapida crescita in Italia come nel resto del mondo.
La rete di centraline presente in Veneto si compone di nove stazioni che coprono gran parte del territorio regionale e raccolgono dati ogni 5 minuti per tutte le notti dell’anno.
Nel sito di Arpa Veneto si possono consultare i dati delle ultime tre notti che servono per quantificare l’inquinamento luminoso delle varie zone della regione, dai cieli di città fino alle aree più remote delle zone montuose, e verificare l’evoluzione degli impianti di illuminazione presenti nel territorio.
Il cielo stellato, al pari di tutte le altre bellezze della natura, è un patrimonio che deve essere tutelato. Ridurre l’inquinamento luminoso non vuol dire spegnere le luci, significa illuminare in maniera più corretta senza danneggiare le persone e l’ambiente in cui viviamo. La Regione del Veneto è stata la prima in Italia ad emanare una legge che prescrive misure per la prevenzione dell’inquinamento luminoso sul territorio regionale, al fine di tutelare e migliorare l’ambiente in cui viviamo.
A cura di Arpav, ufficio stampa e comunicazione