La Prima Conferenza SNPA significa per me qualcosa che solo fino a qualche anno fa sembrava impensabile immaginare. Lungo, infatti, ed abbastanza tortuoso è stato il cammino che ha portato alla nascita e all’istituzione del Sistema con la ormai nota Legge 132 del 2016. L’idea di Sistema, di cui sono stato profondamente convinto sin dall’inizio e che ha avuto la fiducia del Parlamento, è infatti quella di una “rete” capillare, che sia veramente in grado di rispondere alle necessità del Paese e dei cittadini con efficacia e tempestività: per fare questo, è necessario che tutti si tenda ad una prospettiva più ampia, uscendo dalla propria autoreferenzialità e che tutti riusciamo a guardare al di là del nostro mondo, al mondo economico, a quello delle imprese e a confrontarsi con loro, dal momento che è questa stessa realtà esterna che ci chiede continuamente di intervenire con autorevolezza e senza indugi.
Fenomeni di dissesto idrogeologico, che spesso provocano vittime, il consumo di suolo, la perdita di risorse naturali, l’aria che respiriamo nelle nostre città che spesso ci fa parlare di “emergenza smog”, sono solo alcuni dei problemi ambientali che come Sistema di protezione ambientale siamo chiamati ad affrontare in una logica che sappia guardare e spaziare dal particolare alla dimensione europea ed internazionale e che sia in grado di condividere e di “mettere a sistema” il grande patrimonio di conoscenze e di professionalità.
Siamo consapevoli di avere davanti a noi compiti urgenti e ben definiti, compiti che ci chiede la stessa legge istitutiva, che li delinea molto chiaramente e non casualmente. Giudico non solo fondamentale, ma necessario svolgere attività di ricerca finalizzata, con la consapevolezza delle sfide che ci attendono ma guardo a tutto ciò con ottimismo, perché ho fiducia nelle grandi qualità umane e professionali di tutto il Sistema e nel loro senso di responsabilità, consapevoli che le sfide possano essere affrontate e vinte solo in una logica di sistema. Sentiamo come Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale di avere un ruolo importante nella costruzione di un futuro sostenibile nei confronti di chi, il futuro, lo affronterà dopo di noi.
Tre sono gli aggettivi che mi piace utilizzare quando parlo del Sistema e che spesso mi avete sentito pronunciare: forte, credibile, autorevole. I risultati delle nostre attività che diffondiamo attraverso reporting, comunicati stampa, eventi dedicati, post sui social, sono frutto di un attento lavoro tecnico-scientifico, accuratamente validato e certificato, perché consideriamo nostro dovere renderci autorevoli e credibili dal punto di vista scientifico, caratteristiche che sono ribadite anche nel piano strategico che l’Ispra ha predisposto con il contributo di tutte le sue componenti. Autorevolezza e credibilità che conferiscono al SNPA quella dimensione di terzietà necessaria per essere visti come punto di riferimento sia dai decisori politici che dalla cittadinanza. L’approvazione dei primi 7 LEPTA annunciati alla Conferenza sono un passo fondamentale verso il raggiungimento di livelli omogenei di tutela ambientale sull’intero territorio nazionale, un obiettivo che ci siamo dati da subito e che perseguiamo quotidianamente e che contribuiscono a renderci il punto di riferimento per la tutela ambientale a livello nazionale e territoriale.
C’è un altro termine che mi piace utilizzare spesso e che sintetizza il lavoro che svolgiamo: “insieme”. Lavorare nel quadro di una visione inclusiva di Sistema, cui accennavo prima, che comprende le Agenzie, i livelli istituzionali, il mondo economico, le imprese e non da ultimi, i cittadini. Lavorare e pensare insieme, capire che c’è sempre un altro a di fuori di noi, non chiudersi in una logica autosufficiente, ma affrontare sfide ed obiettivi lavorando in una dimensione comune. Questo è il target della nostra attività e questo è quello che offriamo alla collettività.
Stefano Laporta, Presidente ISPRA e SNPA