L’indagine, realizzata dalla società Field Community, avviene mediante la somministrazione di un questionario telefonico o via mail ad un campione di cittadini del bacino padano.
Per promuovere adeguate politiche per il miglioramento della qualità dell’aria a livello di bacino padano è necessario acquisire informazioni approfondite sul contributo del riscaldamento domestico a legna alle emissioni di polveri fini PM10 e PM2.5: saranno i cittadini di quest’area a farlo.
In Veneto le interviste telefoniche verranno realizzate nel mese di aprile. Si ringrazia quanti, contattati dalla società Field Community, forniranno informazioni utili a migliorare la conoscenza del problema nel nostro territorio e a trovare adeguate politiche per il miglioramento della qualità dell’aria.
La realizzazione dell’indagine è in carico ad Arpav, partner del progetto Prepair, così come l’elaborazione e diffusione dei risultati che andranno ad aggiornare i dati disponibili sul consumo di biomassa per il riscaldamento domestico. In particolare, l’Agenzia aveva realizzato nel 2013 un’analoga indagine, i cui risultati sono stati utilizzati per migliorare le stime sul contributo di questa fonte nel generare gli inquinanti presenti in atmosfera.
Le regioni coinvolte nell’indagine sono Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Trento, partner del progetto Prepair, oltre alla Provincia di Bolzano.
Obiettivo: stimare il consumo di legna (tonnellate/anno) negli impianti domestici dell’area del bacino padano, aggiornare i precedenti dati sul consumo di biomassa ottenuti mediante indagini analoghe e successivamente implementare il bilancio energetico nel settore residenziale attraverso la valutazione dell’apporto dato dalle differenti fonti energetiche.