In Valle d’Aosta, nel comune di Emarèse, a circa 1370 metri di altitudine, c’era una cava di amianto crisotilo. La cava fu scoperta nel 1872 e coltivata, sia a cielo aperto che in galleria, fino al 1970.
Lo sfruttamento del giacimento ha generato numerose discariche di sterili, costituite dalla roccia di serpentina sulla cui superficie sono ancora presenti numerosi fasci di fibre, che non era conveniente recuperare industrialmente.
Le fibre, esposte agli agenti atmosferici, possono staccarsi dalla roccia e diffondersi nell’aria. Per questo motivo il sito di Emarèse è stato inserito tra i Siti di Interesse Nazionale per i quali lo Stato Italiano ha stanziato appositi finanziamenti per la loro messa in sicurezza e bonifica.
Di conseguenza, è stato concesso alla Regione Autonoma Valle d’Aosta un primo finanziamento di circa 4 milioni e 200 mila euro che ha permesso di effettuare un prima serie di interventi, iniziatisi nel mese di giugno 2014 e conclusisi nel mese di ottobre 2016.
È stato realizzato un bacino di confinamento nella zona ad imbuto, è stata messa in sicurezza permanente la parte in scarpata di una discarica adiacente alla strada ed è stata completamente rimossa un’altra discarica, che si trovava in prossimità della frazione di Chassan, ricollocando il materiale contaminato da amianto nel bacino.
Il progetto di recupero ambientale di questa area prevedeva la realizzazione di una zona lacustre, adiacente alla strada asfaltata ed alla vasca antincendio esistente.
Nel mese di febbraio 2015 è stato concesso un ulteriore finanziamento di circa 13 milioni e 600 mila euro, per ultimare la bonifica del sito, ed in particolare per mettere in sicurezza le discariche di sterili che si trovano nella zona sottostante la parete rocciosa che sovrasta la cava di Settarme – Chassan.