Lungo le coste calabresi c’è un patrimonio ambientale e naturalistico talmente sorprendente che aumenta sempre più frequentemente l’attenzione sulla Calabria da parte dell’intera comunità scientifica internazionale.
E’ questo il giudizio unanime che è emerso a conclusione del workshop scientifico di presentazione dei risultati intermedi del progetto “I siti di importanza comunitaria della Calabria – SIC MARINI”, che si è tenuto nel Centro Congressi dell’Unical (Arcavacata di Rende – Cosenza) ed al quale hanno partecipato i diversi soggetti partner del progetto finanziato dalla Regione Calabria – Dipartimento Ambiente e Territorio con fondi POR Calabria FESR-FSE 2014-2020. Piano di Azione – Az e 6 Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale Culturale: Azioni 6.5.A1 – Monitoraggio degli habitat e delle specie marine all’interno dei SIC.
Il Comitato Organizzatore del workshop – che ha conquistato l’apprezzamento del pubblico presente, composto da tecnici, studiosi e appassionati della materia ma anche i delegati delle Capitanerie di Porto della Calabria che collaborano a 360° con il Centro Strategia Marina dell’Arpacal – ha rilasciato oggi gli atti ufficiali delle relazioni illustrate nel convegno.
Il workshop è stato organizzato da Arpacal attraverso il suo Centro Regionale Strategia Marina, con la collaborazione della Regione Calabria, dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), dell’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche, del Dipartimento di Biologia Ecologia e Scienze della Terra dell’UNICAL e del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale dell’UNICAL.
Lungo le coste calabresi, che si estendono per circa 800 km, sono stati istituiti 14 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) marini e 5 Siti SIC Costieri. La loro distribuzione è pressoché continua e interessa tutti i tratti costieri lungo le 5 province calabresi. La Regione Calabria con questo progetto ha inteso sostenere le azioni rivolte alla conservazione e valorizzazione del patrimonio di biodiversità marina della Calabria, riducendo e controllando le pressioni umane che ne costituiscono una minaccia, favorendone un uso economico e una fruizione sostenibili a beneficio delle attuali e future generazioni.