Tra le iniziative che si terranno in Abruzzo per celebrare la Giornata mondiale dell’Ambiente, che ricorre il 5 giugno, è prevista anche la liberazione di Antonietta e Zita, due tartarughe marine che torneranno in mare giovedì 6 giugno al largo di Pescara grazie alla collaborazione tra Arta Abruzzo, Centro Studi Cetacei (CSC) e Direzione Marittima di Pescara.
Zita, che pesa circa 25 chili ed è lunga 78 centimetri, deve il suo nome al motopeschereccio “Nuova Zita” di Mariolino Camplone che l’ha salvata a Francavilla al mare (Chieti) il 4 dicembre 2018 e l’ha consegnata al personale del Centro di recupero e riabilitazione tartarughe marine “Luigi Cagnolaro” di Pescara, gestito dal CSC.
Antonietta è una piccola Caretta caretta che pesa poco meno di 6 chili ed è lunga 46 centimetri. Recuperata il 20 dicembre scorso 8 miglia al largo di Pescara dal motopeschereccio “Antonietta” di Franco Orsini, da cui ha preso il nome, è stata curata dai veterinari e biologi volontari del Centro “Cagnolaro” e si è lentamente ripresa dall’ipotermia, condizione a cui questi animali possono andare incontro nei mesi invernali, soprattutto se piccoli e debilitati.
Le loro cure sono state possibili anche grazie al sostegno delle scuole che le hanno adottate e che sono state invitate a salutarle prima del rilascio. Zita è stata adottata dalle classi prima e seconda B della primaria “Gescal-Montale” di Pescara; Antonietta è stata adottata dalle classi seconda, terza e quinta della primaria “F.A. Marinelli” di Agnone (Isernia), dalle classi seconda A e seconda B della primaria “G. Rodari” di Pescara e dalle classi prima A e prima F dell’Istituto comprensivo “G. Galilei” di San Giovanni Teatino (Chieti).
L’appuntamento per incontrare le due Caretta caretta prima che tornino in mare è alle 15,30 al porto turistico di Pescara. Ad accompagnarle e liberarle a tre miglia dalla costa sarà la motonave Ermione dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, con a bordo il personale del CSC coordinato dal presidente Vincenzo Olivieri.
L’operazione sarà seguita anche da una delegazione del Parco naturale di Strunjan (Slovenia), ospite dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano nell’ambito del programma di gemellaggio RAC/SPA delle Nazioni Unite, sottoscritto lo scorso febbraio a Silvi (Teramo) alla presenza dei vertici del Ministero dell’Ambiente. Il gruppo, composto dal direttore del Parco Robert Smrekar e dai collaboratori Samanta Makovac, Neža Gregorič e Luka Kastelic, sarà a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera insieme al presidente e al direttore dell’AMP, Leone Cantarini e Fabio Vallarola, a Rossana D’Andrea del progetto CETS UniCAM e al responsabile delle attività in mare delle Guide del Cerrano, Roberto Di Giandomenico.