Nel pomeriggio di sabato 12 ottobre, cinque giovani esemplari di Caretta caretta sono stati rilasciati in mare al largo del porto turistico di Pescara dai volontari del Centro Studi Cetacei in collaborazione con Legambiente, WWF, Marevivo, Italia Nostra, ARTA Abruzzo, associazione SubLoto e con la partecipazione della Guardia Costiera di Pescara, che ha fornito il necessario supporto logistico alle operazioni di reintroduzione in ambiente degli animali.
Le tartarughe sono state ricoverate nel Centro Recupero Tartarughe Marine “Luigi Cagnolaro” di Pescara, dove sono state curate dai volontari del Centro Studi Cetacei per periodi dai 2 ai 10 mesi e sono ora pronte a tornare in mare: Riva e Mercury, rispettivamente di 4 e 2 anni circa, sono state recuperate a seguito di mareggiate a Campomarino (Cb) nei primi mesi del 2019 e hanno rischiato la vita a causa dell’ipotermia; Squirtle, di circa 10 anni, è stata vittima il 30 luglio scorso di cattura accidentale in rete da traino da parte di un peschereccio della marineria pescarese, mentre Cielo ed Ermione, di circa 7 anni, sono state salvate il 29 agosto scorso da un pescatore nell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, perché rimaste impigliate insieme in un palangaro.
La lenza avvolgeva il collo di Cielo rischiando di strangolarla; invece per Ermione è stata necessaria la rimozione chirurgica dell’amo di circa 7 cm, ingerito accidentalmente e bloccato in esofago. L’intervento è stato eseguito nella Sea Turle Clinic del Prof. Antonio Di Bello presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari.