Attività di educazione ambientale e di Citizen Science in 82 scuole primarie e secondarie distribuite in 32 comuni dell’intero territorio nazionale, con inizio il 20 novembre prossimo, che riguarderanno il monitoraggio del biossido di azoto (NO2), uno degli inquinanti principali delle aree urbane, determinato in larga misura dal traffico autoveicolare.
E’ il progetto di Citizen Science CleanAir@School, vòlto a sensibilizzare e formare i cittadini, attraverso il ruolo di “citizen scientist”, sulle problematiche dell’inquinamento atmosferico e della qualità dell’aria e sulle modalità di monitoraggio, facendoli partecipare a fianco di tecnici esperti, lanciato oggi dall’Ispra, che ne ha il coordinamento in Italia, insieme a 15 Agenzie del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). Nato da un’iniziativa promossa nel 2018 dall’Agenzia Europea per l’Ambiente, il Progetto coinvolge 10 Paesi della rete delle agenzie ambientali europee (Epa Network); nella maggior parte dei Paesi le attività si chiuderanno nel 2019, mentre In Italia proseguiranno anche nel 2020. L’iniziativa è patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ed è organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), con cui Ispra ha recentemente attivato un protocollo d’Intesa per lo sviluppo di attività finalizzate al raggiungimento di una migliore qualità dell’ambiente urbano.
L’inquinamento atmosferico, tema principale di CleanAir@School, è uno degli aspetti che preoccupa maggiormente i cittadini europei e ha determinato, nel tempo, un crescente senso di sfiducia verso le Istituzioni deputate a tutelarli.
La Commissione Europea ha intensificato la propria azione lanciando nel 2013 il programma “Clean Air for Europe”, contenente un pacchetto di misure per ridurre le fonti di inquinamento dell’aria e migliorare le condizioni di salute della popolazione entro il 2030. L’Italia ha aderito firmando il Protocollo d’Intesa che istituisce il “Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria”, sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con sei Ministeri (Ambiente, Economia, Sviluppo Economico, Infrastrutture e trasporti, Politiche agricole, alimentari e forestali e del turismo, Salute) e le Regioni e Province autonome.
CleanAir@School mira a convolgere scuole, studenti e famiglie in maniera attiva e scientifica rendendoli partecipi, al fianco di esperti istituzionali, delle attività di monitoraggio che, senza alcun pretesa di sostituirsi ai monitoraggi ufficiali fatti con procedure e criteri ben più complessi, rappresentano un esempio concreto di partecipazione attiva al controllo ambientale. L’obiettivo dell’iniziativa è anche quello attivare un confronto diretto tra cittadini e istituzioni, favorendo quindi la conoscenza reciproca e l’instaurarsi di un rapporto di fiducia, nonché quello di stimolare un cambio di comportamento verso stili di vita più virtuosi e sostenibili, ad esempio in termini di mobilità.
Roma, 14 novembre 2019
Bello. Che metodica viene adottata?
Grazie
Giacomo Bugane
Può trovare tutte le informazioni sul progetto nella apposita sezione del siito https://www.snpambiente.it/progetti/cleanairschool/ dove a breve saranno inseriti i materiali usati per le attività nelle classi.