Dal 4 maggio siamo entrati nella cosiddetta Fase 2 nella gestione dell’emergenza connessa alla pandemia da Covid-19, una fase che segna il passaggio alla convivenza col virus e che dovrà permetterci di tornare gradualmente ad una vita normale.
Si profila quindi una situazione in continua evoluzione che vedrà, con la ripresa progressiva di attività, una corrispondente continua variazione degli scenari e, dal punto di vista della nostra mission, degli impatti sull’ambiente e nello specifico sulla qualità dell’aria.
ARPA Valle d’Aosta segue questa evoluzione e scorre il periodo suddividendolo in tre fasi distinte: FASE 0 – prima del Covid-19, FASE 1 – il lockdown e FASE 2 – la ripresa, e vede dall’inizio dell’emergenza cosa è cambiato rispetto agli stessi periodi degli anni precedenti, con particolare riferimento agli ossidi di azoto e al Black Carbon Fossil Fuel (BC ff), strettamente connessi al fattore traffico, che maggiormente influisce sulla qualità dell’aria.
qa_traffico_agg_17_maggio_1E’ iniziata la Fase II – Cosa è cambiato per la qualità dell’aria in Aosta?
In precedenza Arpa Valle d’Aosta aveva pubblicato altre analisi sull’inquinamento atmosferico al tempo del Covid-19 nei mesi di marzo e aprile e poi sul rumore ambientale durante l’emergenza.