Ozono: i dati 2019 del monitoraggio SNPA

Nel 2019, a livello nazionale, l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (OLT) per l’ozono – 120 µg/m³ come media massima giornaliera calcolata su 8 ore – è stato superato in 297 stazioni di monitoraggio del SNPA su 324 pari al 91,7% delle stazioni con copertura temporale sufficiente; l’OLT è stato superato per più di 25 giorni in 182 stazioni (56,2%).

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Complessivamente la rete di monitoraggio del SNPA per l’ozono nel 2019 comprendeva 355 stazioni, di queste 324 hanno raggiunto la copertura temporale minima del 90% (al netto delle perdite di dati dovute alla taratura periodica ed alla manutenzione ordinaria) richiesta dal D.Lgs. 155/2010 per considerare validi i valori rilevati.

Un dato che evidenzia come i livelli di ozono estivo sono elevati in gran parte del Paese, con alcune aree (in particolare la pianura Padana) dove si registrano situazioni più evidenti di criticità.

Il grafico riassume complessivamente i valori rilevati e la variabilità osservata sul territorio di ciascuna regione. Un rettangolo piccolo indica che tale variabilità è limitata. I segmenti che si estendono dai lati superiore ed inferiore descrivono quanto i livelli si possono discostare dal valore mediano (rappresentato dalla linea interna al rettangolo). Quanto più grande è la distanza tra gli estremi dei due segmenti, tanto maggiore è l’intervallo di variabilità complessiva riscontrato in una regione. I punti esterni agli estremi dei segmenti sono valori che si discostano significativamente dalle altre osservazioni disponibili.

Nella mappa seguente sono indicate le stazioni, evidenziando quelle che hanno registrato più di 25 superamenti dell’OLT. Ricordiamo che il numero massimo di 25 superamenti dell’OLT, come media triennale, costituisce il Valore Obiettivo stabilito dal D.Lgs. 155/2010.


Per quanto riguarda gli indicatori di breve periodo, cioè la soglie di allarme (superamenti di 240 µg/m³ della massima media oraria) e la soglia di informazione della popolazione (superamenti di 180 µg/m³ della massima media oraria), sono state superate, rispettivamente in 34 stazioni (10,5%) e in 161 stazioni (49,7%).

In particolare la soglia di allarme è stata superata solamente in stazioni di 4 regioni: Lombardia (20), Veneto (9), Piemonte (4), provincia autonoma di Trento (1).

Per quanto riguarda la soglia di informazione, invece, non è stata superata solamente in quattro regioni (Abruzzo, Calabria, Molise e Sardegna, ). Tuttavia, in molte regioni i superamenti sono stati in numero piuttosto ridotto (<5). Le situazioni dove la soglia di informazione è stata ripetutamente superata sono: Lombardia (45 stazioni su 46), Emilia-Romagna (26 su 34), Veneto (23 su 23), Piemonte (22 su 27), Friuli Venezia Giulia (14 su 16), Campania (7 su 16), Lazio (6 su 24), provincia autonoma di Trento (5 su 5).


Nella mappa interattiva seguente è possibile consultare, per ogni comune nel quale è presente una stazione per il monitoraggio dell’ozono il valore più alto dei giorni di superamento dell’OLT nonché il valore più alto dei giorni e delle ore di superamento delle soglie di allarme e informazione.

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I dati contenuti in questo testo sono stati raccolti ed elaborati a cura della Rete-tematica “Qualità dell’aria” del SNPA, coordinata da Giorgio Cattani (Ispra), della quale fanno parte rappresentanti di tutte le agenzie che compongono il Sistema.

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