L’esperienza realizzata in questi anni dalla Rete dei comunicatori SNPA è raccontata in uno dei 13 capitoli del volume “Libro bianco sulla comunicazione ambientale” appena uscito.
Il libro nasce in realtà da un altro gruppo di lavoro, quello dedicato alla comunicazione ambientale di Ferpi (l’associazione professionale di coloro che si occupano di relazioni pubbliche) che, in coerenza con l’approccio largo e inclusivo della Federazione, si è aperto ad altre professionalità e sensibilità.
Nel volume la cui premessa è affidata al Presidente Ferpi, Rossella Sobrero, trovano spazio interventi di “inquadramento” sul ruolo del comunicatore ambientale e sulle competenze distintive necessarie, sulla formazione specifica che necessita di allargarsi sempre più ad altri saperi, sui nodi strutturali che imbrigliano la comunicazione ambientale e sulle possibili soluzioni.
Il libro, i cui curatori sono Sergio Vazzoler e Stefano Martello (due professionisti della comunicazione, che hanno avuto anche occasione di intervenire in eventi del SNPA o del Ministero dell’Ambiente), presenta, poi, focus verticali sulla comunicazione ambientale applicata in diversi ambiti professionali: il sistema della protezione ambientale, i servizi di pubblica utilità, le grandi e piccole medie imprese, le infrastrutture strategiche e gli enti di controllo e garanzia.
Completano il volume l’approfondimento di uno dei temi più impattanti sul dibattito pubblico intorno all’ambiente (il ruolo dei comitati locali e della comunicazione tra questi, i media e i decisori pubblici) e un’ampia finestra sui nuovi linguaggi e sulle espressioni artistiche (il teatro, il cinema e i musei) grazie a cui l’ambiente può diventare cultura diffusa.
13 diverse voci e altrettante esperienze e visioni, per provare a comporre e fornire al lettore una cassetta degli attrezzi che ha un obiettivo su tutti: recuperare e valorizzare la fatica di cui il tema ambientale è naturalmente intriso per provare a costruire una nuova grammatica in grado di tenere insieme messaggi, sensibilità e comportamenti profondamente diversi e spesso contradditori ma non per forza di cose inconciliabili.
Il capitolo “La comunicazione “a rete” delle agenzie di protezione ambientale” descrive il difficile contesto in cui operano gli enti che compongono il SNPA e come la comunicazione e informazione costituisca una attività necessariamente strategica, in quanto “devono operare in modo produttivo, cercando di far arrivare notizie e dati ambientali ai possibili fruitori, senza aspettare le loro richieste.” Ma il contributo, fondato sull’esperienza maturata in questi anni, descrive bene anche quale organizzazione di queste funzioni è necessaria nelle agenzie ambientali. E poi la ricostruzione dell’esperienza di cinque anni di lavoro per la realizzazione della comunicazione integrata SNPA.
Il passo finale del capitolo – firmato dal coordinatore della rete dei comunicatori SNPA, Marco Talluri, riassume bene il senso di quanto fatto sinora:
“Tutte le attività che come comunicatori delle agenzie ambientali abbiamo realizzato in questi anni sono state fatte grazie all’impegno ed alla passione che ciascuno di noi ha messo in questa vera e propria impresa.
Colleghe e colleghi di tutte le regioni italiane, da Aosta, Bolzano e Trieste a Palermo, Matera e Bari, passando per tutte le altre città del nostro Paese, hanno contribuito giorno per giorno a costruire una vera rete di professionalità, di funzionari pubblici (nel vero senso della parola) che hanno ben presente il valore del proprio lavoro quotidiano nell’interesse della comunità. Operare infatti per la salvaguardia dell’ambiente, ci rende orgogliosi per il nostro impegno. Un gruppo di donne ed uomini che si sono spesi davvero con entusiasmo creando una rete di relazioni, una vera e propria comunità, che è continuamente in contatto con tutti i mezzi che le tecnologie oggi ci mette a disposizione, per scambiarsi idee, impressioni, proposte, problemi.
Al di là dei propri punti di vista diversi, delle proprie idee, delle proprie esperienze e situazioni locali, ci siamo messi in gioco e siamo riusciti davvero a creare qualcosa di nuovo e di diverso. Una base di partenza, e non un punto di arrivo.
D’altra parte costruire il Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente non è un’impresa facile, perché si tratta di una novità assoluta anche nel nostro articolato sistema istituzionale, in quanto cerca di mettere insieme e far lavorare in sintonia enti che hanno un duplice sistema di relazioni e di dipendenze, dalle regioni e dallo stato centrale. Probabilmente si tratta di un disegno che potrà compiersi pienamente solamente se verrà garantito un sistema di finanziamento autonomo e dipendente da un fondo nazionale apposito legato ai livelli di prestazioni omogenee su tutto il territorio che il SNPA deve garantire.
Avviandomi a passare il testimone a colleghe e colleghi più giovani – terminerò il mio percorso lavorativo nella primavera del 2021 – non posso che guardare con soddisfazione a quanto abbiamo costruito insieme ed un augurio, che questo cammino possa andare avanti ancora a lungo con lo stesso entusiasmo, la stessa passione, la stessa volontà di fare qualcosa di utile nell’interesse della comunità.”
Libro bianco sulla comunicazione ambientale
A cura di Stefano Martello, Sergio Vazzoler – Premessa di Rossella Sobrero
Contributi di: Federica Bosello, Matteo Colle, Emilio Conti, Stefania Itolli, Stefano Martello, Alberto Marzetta, Roberto Mezzalama, Gloria Milan, Riccardo Parigi, Maria Grazia Persico, Paolo Silingardi, Marco Talluri, Sergio Vazzoler – New Fabric, Pacini Editore, 2020.