Entrando nel merito delle principali tematiche, e in estrema sintesi, le buone notizie riguardano soprattutto la riduzione delle emissioni in atmosfera di tutti gli inquinanti monitorati, la qualità complessivamente buona delle acque superficiali e sotterranee, la contenuta produzione di rifiuti urbani indifferenziati e l’elevata percentuale di raccolta differenziata, la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di anidride carbonica, la diversità e la tutela del consistente patrimonio naturale.
Le principali criticità, invece, sono relative alle concentrazioni in atmosfera urbana superiori ai limiti di legge di biossido di azoto e ozono, alla qualità delle acque lacustri (complessivamente sufficiente), alle crescenti pressioni ambientali esercitate dal turismo e dalla mobilità, alla sempre più evidente manifestazione del surriscaldamento climatico sul territorio (aumento delle temperature, fusione dei ghiacciai, fenomeni meteorologici estremi come la tempesta Vaia del 2018). “Ecco perché”, aggiunge l’assessore all’ambiente della Provincia Autonoma di Trento Mario Tonina, “tenendo conto proprio della situazione delle emissioni in atmosfera lungo l’asse nord della viabilità di accesso alla città di Trento, diviene importante lavorare sul fronte di una potenziata infrastruttura di mobilità in sede fissa che possa limitare i flussi e conseguentemente le emissioni in quell’area. D’altro canto, le criticità nelle aree a maggior densità turistica ci richiedono d’immaginare modelli diversi di accesso: mete come Tovel, le Dolomiti e il Garda richiedono riflessioni ed iniziative condivise per mantenere la loro attrattività entro i limiti della reale fruibilità per i cittadini e per gli stessi turisti”.
Obiettivi e destinatari
Il principale obiettivo del Rapporto è quello di fornire ai soggetti interessati un quadro d’insieme sintetico, completo e significativo dello stato di salute dell’ambiente trentino, che permetta di valutarlo su basi scientifiche e rigorose. Destinatario principale è il decisore pubblico, ma, come scrive l’assessore all’ambiente della Provincia Autonoma di Trento Mario Tonina, nella sua presentazione al testo, il Rapporto “è destinato anche agli imprenditori, alle associazioni, agli istituti di ricerca e, volendo uscire dalla cerchia degli addetti ai lavori, agli stessi cittadini”.
Metodo
In linea con il precedente Rapporto del 2016, anche la nona edizione sviluppa e presenta la sua analisi seguendo il modello PSR (Pressioni – Stato – Risposte), secondo il quale gli sviluppi di natura economica e sociale sono i fattori di fondo che esercitano pressioni (P) sull’ambiente, le cui condizioni (S) cambiano di conseguenza. Questo ha degli impatti sulla salute umana e sugli ecosistemi, per cui vengono richieste risposte (R) da parte della società. Per rappresentare in maniera chiara e sintetica e per quantificare, quando possibile, ciascun elemento della catena PSR, gli autori del Rapporto hanno fatto ricorso a un variegato set di indicatori ambientali, in tutto 70, selezionati tra quelli principali previsti in letteratura e, in alcuni casi, creati ex novo per quantificare elementi nuovi e peculiari della catena PSR. Il Rapporto ha avuto come obiettivo l’aggiornamento dei dati al 31 dicembre 2019. Per taluni indicatori non è stato possibile ottenere dati aggiornati a quella data, mentre per altri è stato invece possibile ottenere un aggiornamento successivo.
Contesto normativo e programmatico: l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Predisposto per la prima volta nel 1989 – facendo della Provincia autonoma di Trento una delle amministrazioni in Italia con la più lunga tradizione nel campo della reportistica ambientale – il Rapporto si colloca in un contesto normativo e programmatico ben orientato allo sviluppo sostenibile. Il più importante documento internazionale approvato in questo solco negli ultimi anni è l’Agenda 2030, un protocollo firmato nel 2015 dai 193 Paesi membri delle Nazioni Unite allo scopo di perseguire uno sviluppo sostenibile globale, trasversale e integrato. L’Agenda 2030 afferma una visione integrata della sostenibilità e si compone di 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (OSS), definiti Sustainable Development Goals (SDGs), declinati ed esplicitati in 169 Target. Il nono Rapporto sullo Stato dell’Ambiente non poteva prescindere da un simile punto di riferimento ed è per questo che ogni capitolo del documento, ove pertinente, è stato correlato ad almeno un Goal specifico di Agenda 2030 e contiene, in chiusura, un breve box di approfondimento sul tema. Il Rapporto si presenta così non solo come strumento utile a inquadrare le condizioni dell’ambiente trentino, ma anche come strumento di supporto al monitoraggio dell’implementazione di Agenda 2030 sul territorio provinciale.
Struttura
Il Rapporto offre un quadro molto vasto e diversificato dello stato dell’ambiente trentino, essendo diviso in 20 capitoli contenuti in tre parti. La prima parte è costituita da 10 capitoli (dall’1 al 10) dedicati all’analisi delle pressioni esercitate sull’ambiente dalla demografia e dalle principali attività umane (settori economici, energia, turismo, trasporti, consumi), nonché a specifici fattori di pressione ambientale (produzione di rifiuti, rumore, radiazioni). La seconda parte, costituita da 6 capitoli (dall’11 al 16), è dedicata alle condizioni dell’ambiente in senso stretto e ai suoi elementi: natura e biodiversità, clima, aria, acqua, suolo, rischi ambientali. La terza parte si compone di 4 capitoli (dal 17 al 20) che analizzano le risposte in atto e quelle possibili per la costruzione di relazioni sostenibili tra ambiente e società: informazione, partecipazione, educazione, spesa pubblica, autorizzazioni e valutazioni, controlli.
Un Rapporto multimediale
Rispetto alla precedente edizione, il nono Rapporto sullo stato dell’ambiente della provincia di Trento si presenta più multimediale e quindi meglio capace di comunicare la grande massa di dati in esso contenuti. Esso è pubblicato in apposita sezione dedicata sul sito web dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, dove è possibile consultare la versione integrale di ogni capitolo in formato pdf. Per ogni capitolo, poi, sono consultabili efficaci infografiche di sintesi, anche animate nel caso delle tematiche più importanti, che gli autori del Rapporto hanno realizzato con il supporto degli studenti dell’Istituto Pavoniano Artigianelli per le Arti Grafiche di Trento. È disponibile anche un estratto divulgativo cartaceo del Rapporto, che dal 2021 potrà essere richiesto all’APPA fino ad esaurimento scorte.
Per una sintesi più ampia del Rapporto e per la sua consultazione integrale, si rimanda alla sezione dedicata del sito web di APPA Trento: www.appa.provincia.tn.it/rapporto_ambiente_2020