Per il prossimo quinquennio il Direttore generale di ARPA Valle d’Aosta sarà Igor Rubbo. Valdostano, di 51 anni, laureato in Economia aziendale, ha già ricoperto numerosi incarichi di rilievo tra i quali spicca il coordinamento del Dipartimento regionale personale e organizzazione, precedentemente del Dipartimento regionale sanità, salute e politiche sociali, e dal 2008 al 2016 il coordinamento del Dipartimento regionale territorio e ambiente. Ha inoltre ricoperto gli incarichi di direttore generale e direttore amministrativo presso l’Azienda sanitaria regionale della Valle d’Aosta.
Grazie al periodo nel quale ha ricoperto il ruolo di Coordinatore del Dipartimento regionale territorio e ambiente, Igor Rubbo ha avuto modo di interfacciarsi con l’Agenzia e apprezzarne la competenza, la professionalità e la dinamicità, date da una struttura giovane (età media 47 anni), che opera in una sede unica, aspetto che agevola di fatto scambi e confronti costanti, e da personale preparato e sensibile alle sfide che la tematica ambiente pone.
“L’incarico che mi appresto a svolgere” dichiara il neo Direttore “non può che raccogliere l’encomiabile eredità del lavoro svolto dal mio predecessore, Giovanni Agnesod, che ha saputo condurre ARPA Valle d’Aosta, per oltre un decennio, attraverso profondi cambiamenti ed ha sviluppato aree di conoscenza e di competenza di assoluto interesse nazionale ed internazionale. Questo patrimonio non può pertanto essere disperso, ma mantenuto ed accresciuto attraverso lo sviluppo di ulteriori aree di interesse che l’Amministrazione regionale, di cui ARPA è ente strumentale, ha già indicato. Mi riferisco in particolare alle matrici del suolo e delle acque e, attraverso di esse, ad un rinnovato approccio al tema della gestione dei rifiuti e, a tendere, dell’economia circolare. Un ulteriore ambito di sviluppo riguarda uno dei temi di maggiore attualità, trasversale alle matrici ambientali, ossia i cambiamenti climatici su cui l’Agenzia è già attiva da parecchi anni e per la quale è riconosciuta come centro di eccellenza per le attività sulla criosfera. Ulteriori aree di sviluppo possono riguardare i temi di interesse ambientale maggiormente correlati alla tutela degli ecosistemi naturali e, più in generale, quelli correlati con la salute umana.”
“In questa prospettiva” prosegue Rubbo “l’Agenzia deve mantenere il proprio carattere distintivo di ente tecnico, indipendente, a supporto degli enti e degli organismi regionali, nazionali e internazionali, mediante approcci scientifici che garantiscano assoluta terzietà rispetto ai temi affrontati. Fondamentale è anche il ruolo che l’Agenzia ha all’interno del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, Sistema nazionale che deve essere il naturale interlocutore, riconosciuto e consolidato, nell’ambito delle scelte politiche che riguardano l’ambiente sul territorio nazionale”.
“Resta quindi assolutamente impregiudicato l’impegno dell’Agenzia nella tutela e nella valorizzazione del contesto ambientale della nostra Regione, che si connota nella sua estrema particolarità di territorio montano con crescenti pressioni climatiche, ma anche antropiche, che necessitano di un equilibrato approccio per la conservazione degli ecosistemi, con uno sguardo ad un più ampio, seppur piccolo, contributo alla protezione dell’ambiente e, quindi, del nostro pianeta.”