Il Laboratorio di Arpa FVG si è già attivato per adempiere a quanto richiesto dalla nuova Drinking Water Directive (DWD), che introduce nuovi parametri analitici e modifica i limiti di alcuni già previsti dalla normativa vigente, per quanto riguarda il controllo delle acque destinate al consumo umano, nell’ambito della consolidata e ventennale collaborazione con il Servizio Sanitario Regionale del Friuli Venezia Giulia.
L’ambizioso obiettivo è di terminare entro i primi mesi dell’anno in corso le sperimentazioni sui metodi analitici per i nuovi parametri contenuti nel nuovo disposto legislativo, e concludere il percorso di accreditamento per i nuovi parametri, ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, entro il mese di ottobre del 2021, in concomitanza con la visita di sorveglianza dell’ente di accreditamento.
Più nello specifico, per quanto riguarda i nuovi parametri sono già in uso e accreditati i metodi relativi alla determinazione dell’uranio, degli PFAS e dei clorati, mentre si stanno terminando le sperimentazioni per il bisfenolo A e per gli acidi aloacetici (HAA).
Per quanto riguarda i nuovi parametri microbiologici, da anni il laboratorio ha accreditato e utilizza il metodo per la determinazione della Legionella, mentre sono in fase di messa a punto quelli relativi alla ricerca dei batteriofagi anti Escherichia coli e delle microcistine.
La Drinking Water Directive (DWD), che non è ancora stata recepita in Italia in quanto è stata pubblicata il mese scorso (in data 16/12/2020), è destinata a diventare il quadro normativo di riferimento per la qualità delle acque destinate al consumo umano nell’ambito dell’Unione Europea.
La nuova Direttiva introduce diverse novità, tra cui la valutazione dei rischi attraverso i Water Safety Plan, e dedica una particolare attenzione al controllo degli inquinanti emergenti e alla necessità di una comunicazione efficace e trasparente ai cittadini sulla qualità dell’acqua erogata.
In particolare l’articolo 13, che disciplina il monitoraggio delle acque destinate al consumo umano, al comma 8 prevede la definizione di una lista di controllo di “sostanze o composti che destano preoccupazioni per la salute presso l’opinione pubblica o la comunità scientifica (elenco di controllo), ad esempio i prodotti farmaceutici, i composti interferenti endocrini e le microplastiche”.
In ultima analisi il disposto prevede quindi la definizione di una “Watch list” relativa alle acque destinate al consumo umano, riproponendo un approccio ormai consolidato nelle normative ambientali.
Il laboratorio di ARPA FVG, vista l’esperienza già maturata sugli inquinanti emergenti, con i prossimi accreditamenti intende mantenere il livello di eccellenza raggiunto nell’ambito dei centri analitici del SNPA, adeguandosi in tempo reale all’evoluzione del complesso quadro normativo, anche per il controllo delle acque destinate al consumo umano.